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Tulcea e il delta del Danubio (Kiev-Roma da Ramingo parte 7)

Creato il 20 ottobre 2015 da Alessio Sebastianelli @bastianatte

Anche da Iasi c'è una corsa ogni giorno che impiega buone sei ore per giungere a destinazione tagliando da nord a sud tutta la parte più orientale della Romania e immergendosi in un paesaggio collinare e spiccatamente rurale dove immensi campi di girasoli e mais la fanno da padroni. Oltre che ai molti chilometri da percorrere su strade non molto larghe e abbastanza tortuose, ma generalmente in buone condizioni, la lunga durata è anche dovuta al fatto che nei pressi della città di Galati bisogna attraversare il Danubio, e poiché il grande fiume si trova quasi alla fine del suo percorso e poco prima dell'inizio del delta, esso è talmente largo che ciò può essere fatto solamente ricorrendo ai traghetti.

La La stazione dei bus e quella ferroviaria si trovano una vicino all'altra, accanto alla riva del fiume all'estremità occidentale del centro abitato, a circa un chilometro dalla zona più centrale e con alle spalle il lago
Tulcea di per sé non è particolarmente interessante ma è il vero e proprio centro servizi dell'area, e oltre ad essere il terminal dei mezzi di trasporto per il resto della Romania e delle imbarcazioni che permettono di esplorare il parco nazionale, è anche piena di alberghi e di ristoranti, e non manca nemmeno di qualche attività da fare in città.
Pensiunea Ramona è un grazioso hotel, economico ma con le camere pulite e confortevoli, a fronte però di una posizione non proprio centralissima, a circa 1,5 km dalla piazza centrale e dal lungofiume (ma con il bus che ferma lì vicino), e della mancanza di qualcuno che parlasse inglese (la signora che gestisce il tutto però è abbastanza simpatica, e in qualche modo ci si capisce); un posto consigliabile a meno che non riusciate a spuntare un buon prezzo, cosa non impossibile, nei grandi hotel più vicini al fiume (tipo il maestoso Hotel Delta o il Select).
Ciuperca, uno delle centinaia tra stagni e laghetti che si sono formati nell'area del delta, attorno al quale c'è anche un piccolo parco dove gli abitanti amano passeggiare e fare jogging. La città non è molto grande e si spande solo sulla sponda meridionale del Danubio, tuttavia una buona rete di autobus urbani permette di spostarsi abbastanza agevolmente per tutto l'agglomerato urbano, anche se le corse non sono proprio frequentissime e può capitare di dover aspettare un po'.

La zone più piacevoli e interessanti della città sono la larga
Piata Mircea cel Batran, completamente pedonale e seguita giusto un centinaio di metri dopo lungo Strada Paci dall'area del mercato, e il quartiere alle spalle dell'hotel Delta, dove ci sono le case più antiche e caratteristiche e dove, sulla stretta Strada 14 Noiembre, si affacciano una piccola moschea e i due musei più importanti della città: il Museo Etnografico e il Centro Museale ed Ecoturistico del Delta del Danubio, dedicato alla flora e fauna della riserva.
Discorso a parte merita poi il lungofiume pedonale di oltre 1 km, dove passeggiare ammirando gli spettacolari panorami sul re dei fiumi e la piccola chiesa sulla sponda settentrionale (c'è un piccolo ferry che compie la traversata). Il lungofiume è poi il centro della vita cittadina, turistica e non, perché su di esso, e nell'ampia spianata con giardini davanti all'hotel Delta, si affacciano un grandissimo numero di ristoranti, bar e tavole calde dove cenare seduti ai tavolini all'aperto e le passerelle degli innumerevoli battelli appartenenti alle varie agenzie che effettuano i tour nella riserva naturale.

Il delta è costituito da tre rami principali: quello di Per chi vuole girare per conto proprio e ha più giorni da dedicare alla riserva, visto che gli orari non permettono un'andata e ritorno nella stessa giornata, dal porto di Tulcea partono quotidianamente dei traghetti che percorrono i rami di L'impressione è che le varie agenzie più o meno si equivalgano, comunque io ho scelto la Il percorso del tour ha seguito dapprima il ramo di Durante il tragitto nella riserva si attraversa anche il La visita di quest'immensa e particolarissima area naturalistica è sicuramente un'attività imperdibile per chi si trovi a passare nelle regioni orientali della Romania; c'è da dire infine che buoni due terzi della superficie della riserva sono protetti e non visitabili dai turisti, e che una parte sconfina invece in territorio ucraino, raggiungibile abbastanza comodamente anche da
Chiaramente l'attrazione principale, l'unico vero motivo per cui si viene a Tulcea, è il Parco Nazionale del Delta del Danubio. L'area copre quasi 3500 chilometri quadrati e ospita migliaia di varietà di piante, molte specie di pesci e un'impressionante avifauna.
Chilia a nord, che si separa dagli altri poco prima di Tulcea e va a sfociare in Ucraina dopo aver segnato per molti chilometri il confine fra i due stati, quello di Sulina al centro e quello di Sfantu Gheorghe a sud, che invece si separano poco dopo la città. Tra questi tre rami però si allarga una rete di migliaia di altri canali di tutte le dimensioni e che collegano fra loro un numero enorme di stagni, zone paludose e veri e propri laghi dove le oltre 300 specie di uccelli vivono indisturbati facendo della zona un vero paradiso del birdwatching. Sulina e di Sfantu Gheorghe fino alle due cittadine omonime che si trovano sulla costa, ma il modo migliore di esplorare questa meraviglia della natura è quello di affidarsi a una delle piccole compagnie private che organizzano escursioni giornaliere.
Basta fare una passeggiata nel tardo pomeriggio sul lungofiume di Tulcea e dare un'occhiata alle decine di cartelli esposti a lato delle passerelle che portano ai battelli per scoprire che sono possibili escursioni di molti tipi e di lunghezza, durata e prezzo che svariano parecchio; scegliete quella che fa per voi e chiedete senza remore informazioni ai titolari (l'inglese è parlato da quasi tutti).
Safca Tours e un'escursione di buone 6 ore su una barca veloce e ne sono rimasto molto soddisfatto. Come detto i prezzi variano a seconda della lunghezza dell'escursione e della barca: alcuni tour infatti vengono compiuti su battelli più lenti e spaziosi, che trasportano gruppi di persone decisamente più corposi (mentre sul motoscafo eravamo solo in 7 più la guida), e in questo caso il prezzo scende, ma secondo me conviene spendere qualcosa di più per una barca veloce in modo da poter esplorare molti più punti interessanti a parità di tempo.
Sulina per inoltrarsi poco dopo nella rete di canali secondari dove i rumori della natura erano interrotti solo casualmente dall'incontro con un altro battello turistico o con qualcuno dei pochi abitanti della zona intento a pescare. I punti forti dell'escursione sono state le molte lagune e zone paludose popolate da una miriade di uccelli di tutte le taglie e colori, e ho avuto
anche la possibilità di osservare volatili meno comuni come gli aironi, i cormorani, gli ibis e i pellicani.
Furtuna, uno degli svariati laghi veri e propri, di dimensioni abbastanza ragguardevoli, presenti nel'area, dove è stato anche possibile fare un tuffo nell'acqua blu (non marroncina come nei canali e nelle lagune) con frotte di pellicani che osservavano placidamente la scena tenendosi a distanza. Per il pranzo poi si raggiunge il piccolo insediamento di Mila 23, uno dei pochi villaggi situati all'interno della riserva, dove gli abitanti sono tutti pescatori e gestiscono dei piccoli ristoranti, convenzionati con le agenzie di Tulcea, dove servono il pesce da loro pescato (il pranzo consisteva in lucci, pesci gatto e carpe freschissimi serviti sia in zuppa che fritti) e guesthouse che ospitano appassionati di pesca e di birdwatching che hanno scelto di fermarsi più giorni all'interno del parco. Un giro di tale durata però non permette di arrivare al "miglio zero" e al villaggio di Sulina, per quello bisogna partecipare a un'escursione di almeno 9 ore, e quindi dopo pranzo ci si rituffa nella rete di canali per poi sbucare sul ramo principale e tornare a Tulcea a metà pomeriggio.
Odessa, e ospita la curiosa cittadina di Vilkovo, solcata da una rete di canali ed esplorabile solo in barca.


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