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Tulpa – Due entità, tanti enigmi

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giorgio "Trex" Tiretti

Il mistero di trovarsi all’interno di un mondo sconosciuto con due entità, una ragazza e il suo ragazzo, che dovranno collaborare per cercare di superare tutti gli enigmi e le avversità che si porranno tra loro e la conclusione del proprio viaggio. Gli sviluppatori di Tulpa hanno lasciato tantissimo all’immaginazione e spetterà all’utente cercare di comprendere pienamente ogni sfaccettatura di questa mistica traversata nel mondo di gioco.

tulpa

“Take my hand, we’re off to never never land”

Il viaggio che i due protagonisti, Ophelia e Oliver, dovranno affrontare nel corso della loro vicissitudine mette a disposizione un’avventura davvero ricca di enigmi e ambientazioni che in ogni momento possono riservare insidie e pericoli per la loro incolumità. Il concept di gioco è quello di un platform in 2D dimensioni completamente costellato di rompicapo che vanno via via aumentando di complessità e che richiederanno sempre più attenzione ai dettagli, perché non tutto ciò che può essere visionato ad una prima occhiata è un oggetto realmente utile allo scopo di continuare ad attraversare le lande. Infatti, a volte si è chiamati a cercare di trovare la soluzione in elementi che sono completamente fuori luogo e addirittura che apparentemente non coincidono con quello che può essere il reale concept dell’enigma di quel momento. Può capitare, ad esempio, che per proseguire bisogna cliccare con il mouse nel punto giusto di un dipinto completamente bianco per riuscire a risolvere solo la parte iniziale del rompicapo. In questo si nota assolutamente la grandissima attenzione degli sviluppatori nei dettagli e la loro volontà di realizzare un’opera videoludica di altissimo livello.

Tulpa è esattamente tutto ciò che un amante dei titoli ricchi di enigmi cerca. Ogni situazione risulta sempre completamente diversa da quella precedente e la sensazione di déjà vu è completamente assente. Questo grazie anche all’incredibile capacità degli sviluppatori di intrecciare in modo perfetto la possibilità di passare il controllo da un protagonista all’altro, considerando le diverse capacità di cui sono dotati. Se Ophelia può semplicemente camminare e spostare fisicamente alcuni blocchi o attivare dispositivi tramite leve, Oliver è dotato della capacità di fluttuare e interagire con lo scenario per risolvere situazioni in cui ci sono elementi distanti dai due protagonisti o di far fluttuare oggetti da depositare lontano o addirittura per sbloccarne la caduta prima che possano colpire e quindi uccidere Ophelia. Spostare uno dei due a piacimento senza curarsi della posizione dell’altro, però, non è assolutamente una scelta saggia. Ambedue i protagonisti sono collegati strettamente e hanno bisogno di non allontanarsi troppo l’uno dall’altro altrimenti si incombe nella loro morte. Questo piccolo dettaglio ci permette di comprendere maggiormente come sia stata data importanza al legame che lega la coppia, che si affideranno completamente l’uno all’altro durante tutta la durata di questo titolo, che si assesta, nel caso in cui si riesca a portare a compimento ogni enigma senza troppi intoppi, tra le 2 e le 4 ore.

La longevità di Tulpa è un fattore molto variabile. Infatti, come appena accennato, coloro che sono maggiormente smaliziati con il genere e riescono a cogliere rapidamente gli elementi importanti di un enigma o i movimenti da fare per superare una situazione di stallo, possono completare questo titolo in tempi molto brevi. Approcciare ogni enigma in modo leggermente superficiale, invece, può portare a restare bloccati per molto tempo e ad aumentare tantissimo il tempo di gioco e magari anche far distaccare l’utente meno affine a questo genere prima del previsto a costo di perdere un’esperienza videoludica di ottima fattura. Tulpa oltre alla vera e propria esperienza ludica che può offrire grazie alle sue sezioni platform e rompicapo è un qualcosa di realmente vivo e che riesce ad immergere tutti coloro che vogliono approcciarlo, anche grazie all’incredibile realizzazione tecnica fatta dagli sviluppatori.

Il comparto grafico si presenta apparentemente molto semplicistico con gli elementi dello scenario e i protagonisti completamente neri in stile ombre, e tutti gli oggetti principali e diversi “dipinti” completamente bianchi. Lo sfondo, invece, varia partendo da un blu intenso fino a giungere ad un vero e proprio rosso sangue. Tutti gli elementi grafici si sposano alla perfezione ed è davvero impossibile riuscire a trovare difetti in questo connubio fantastico di scelte cromatiche e cura nel dettaglio di ogni singolo elemento. Il comparto sonoro invece, non fa assolutamente affidamento a musiche di ogni tipo ed è un semplice ma al contempo efficace mix di effetti sonori che fusi nel loro insieme riescono a rendere perfettamente la sensazione di ansia e di viaggio ricco di insidie che i due protagonisti affrontano nel corso dell’avventura. Basti pensare già al semplice battito cardiaco che aumenterà nei momenti di massima tensione o quando Ophelia e Oliver cominciano a distaccarsi. Questi due elementi, fusi insieme, ci permettono quindi di vivere in modo ancora più intenso questa particolare opera.

Tulpa – Due entità, tanti enigmi


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