Sorgerà molto a breve nella città di Tunisi un ufficio ONU per i Diritti Umani ed è il primo presente in tutta l'Africa mediterranea.
L'accordo è stato sottoscritto dal ministro degli Esteri tunisino con l'Alto commissario per i Diritti Umani, Navi Pillay.
L'evento è stato salutato da parte tunisina come l'avvio positivo delle basi nel Paese per la costruzione di una solida democrazia.
Democrazia, che parte proprio dal Paese della "rivoluzione dei gelsomini".
Infatti, secondo il ministro tunisino, contano moltissimo gli obiettivi che la rivoluzione si era prefissata.
In breve, spezzare qualsiasi legame con il modus operandi del precedente regime di Ben Alì.
Se prima le scelte politiche calavano dall'alto sulla gente,che doveva accettarle ob torto collo,oggi -ha sottolineato anche l'arcivescovo di Tunisi- è il Governo a verificare ciò che necessita ai cittadini.
Anche il Segretario generale dell'ONU, Ban-ki-Moon, ha elogiato la Tunisia per essere stato il primo Paese nordafricano a ratificare lo statuto che instaura la Corte penale internazionale.
E quindi, parole di Ban- ki- Moon, ha dimostrato platealmente al mondo di essere a favore della lotta contro ogni forma d'impunità.
In conclusione l'arrivo a Tunisi dell'ufficio ONU per i Diritti Umani sarà il passo fondamentale atteso in Africa settentrionale alla luce degli avvenimenti di quest'anno.
Se permangono degli interrogativi sulla funzionalità del nuovo Governo tunisino da parte di alcuni scettici, il passo fatto ,schierandosi favorevolmente in difesa dei diritti umani, dovrebbe ampiamente fugare le ombre.
Restano tuttavia dei " vicini" molto scomodi nei confronti dei quali non bisognerà mai smettere di tenere alta la guardia.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)