“Oggi il mondo ha un grande bisogno di dialogo tra le culture e coesistenza pacifica nel rispetto della differenza e della diversità”: lo hanno detto i rappresentanti del quartetto nazionale tunisino, insigniti oggi del Nobel per la Pace ad Oslo, in Norvegia. “Al tempo stesso – ha dichiarato Houcine Abassi, segretario del sindacato Ugtt uno dei quattro componenti del quartello – bisogna fare della lotta al terrorismo una priorità assoluta”. Abbassi ha denunciato “gli atti barbari commessi negli ultimi mesi in Tunisia e in tutto il mondo: Da Parigi a Beirut, Sharm el Sheikh e Bamako”.
Oltre all’Ugtt il quartetto comprende la rappresentanza Utica, le lega tunisina per i diritti dell’uomo (Ltdh) e l’ordine nazionale degli avvocati.
L’organismo è stato insignito del prestigioso riconoscimento per aver “contribuito a salvare il fragile processo di democratizzazione della Tunisia” nel 2013 organizzando un lungo e articolato dialogo nazionale tra il partito islamista Ennahda e i suoi oppositori.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)