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Tunisia/Impegno anche economico dell'Italia e dell'Unione Europea(UE) per rafforzare la stabilità

Creato il 22 gennaio 2016 da Marianna06

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Nel marzo dello scorso anno l'Italia, per prima, cancellò il debito estero che la Tunisia aveva nei nostri confronti.

Una cifra di ben 25 milioni di euro. E la cosa fu fatta proprio, in segno d'amicizia e  di collaborazione, per andare incontro al Paese africano, appianare sul nascere alcuni segnali  di disturbo alla stabilità politica, che erano già manifesti appena qualche tempo dopo l'uscita di scena della rivoluzione dei ciclamini.

Mi riferisco ad alcune proteste di piazza in particolare nel settore dell'occupazione.

Specie quella giovanile, che non intravedeva e, purtroppo, non intravede ancora oggi, a distanza di parecchi mesi, chiarezza per l'avvenire.

Dal canto suo pure Bruxelles, con 217 milioni di euro nel 2015 e 358 milioni di euro a tutt'oggi in pagamento, ha fatto e sta facendo, a sua volta, la sua parte.

Tutto viene programmato per bloccare l'offensiva jihadista, che ha attecchito proprio nel mondo giovanile, pur non essendo certo la soluzione idonea,  e accade per quanto detto sopra. Ossia la mancanza di lavoro.

Ci si impegna così ,a livello internazionale, per consolidare con ogni modalità possibile la transizione democratica dopo la cacciata dal Paese, lasciato decisamente in brache di tela,  del regime di Ben Alì.

Si lavora, pertanto, a rafforzare la sicurezza interna con la lotta al terrorismo, ci si impegna nel settore della cultura (proprio per le giovani generazioni),inoltre nel sostegno alle istituzioni e alla diversificazione dell'economia locale.

Concludendo e ben auspicando in tempi brevi, la Tunisia è il primo beneficiario regionale di aiuti UE nell'ambito dello Strumento europeo di Vicinato.

                        Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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