Tunnel Gelmini, tutta la verità

Creato il 26 settembre 2011 da Ilgrandemarziano
Tecnicamente, la dichiarazione di ieri del Ministro Gelmini a proposito del fantomatico tunnel neutrinico sulla rotta Ginevra-Assergi non è una gaffe, come un po' dovunque è stata definita. Non è una sbadataggine, non è una distrazione, non è dire "Ci vediamo domani" a un cieco. D'altronde non può essere nemmeno una menzogna manipolatoria, ovvero una frase buttata lì per gonfiare il petto e strizzare l'occhio agli elettori, dicendo: "Ma guarda quanto siamo bravi noi!"
L'idiozia, perché di questo si tratta, scritta evidentemente da qualcuno dello staff del ministro, è troppo grossa ed evidente per essere una delle cose di cui sopra. Non serve certo un esperto di fisica nucleare, un ingegnere civile, o un geologo del CNR per dire che un tunnel del genere non solo non esiste, ma non può esistere, perché farebbe impallidire la TAV, il tunnel sotto la manica, le Piramidi, la Grande Muraglia, il ponte sullo Stretto di Messina e perfino la Salerno-Reggio Calabria. Altro che Grandi Opere! A nessuno, ma proprio a nessuno (in buona fede, ovvero da sobrio) verrebbe mai in mente di affermare una cosa del genere.
Eppure, sembra impossibile, ma è stato scritto davvero. E perfino in forma "ufficiale" a nome di un Ministro della Repubblica. Ebbene, tralasciando la possibilità che Mariastella abbia nel suo staff un sabotatore che si diverte a farle fare figure di merda davanti al paese (e non solo), quello che resta è che lo staff del Ministero sia contrassegnato da un incomparabile livello di incompetenza (peraltro già dimostrato di recente in occasione della faccenda della grattachecca), probabilmente più o meno lo stesso livello di incompetenza del Governo, un (bassissimo) livello figlio del Porcellum, e dei suoi nepotismi, clientelismi e, ultimo ma tutt'altro che ultimo in ordine di importanza, bocchinismi.
Un livello abbassato ulteriormente dalla dichiarazione successiva di Mariastella, che invece di limitarsi a scusarsi pubblicamente per la fesseria atomica e, non aggiungendo altro, andare a fare il mazzo al suo staff, come avrebbe fatto qualsiasi capo responsabile e autorevole degno di questo nome, si è affrettata a sminuire, ha parlato di "polemica ridicola" e che era "ovvio" che si trattava del Tunnel (ovvero l'acceleratore di particelle) del CERN in cui i neutrini vengono creati e "sparati" verso il Gran Sasso. A me non pare così ovvio, per lo meno a fronte di cotanta palese inettitudine. E se poi ci deve proprio essere del ridicolo, è solo quello di cui si è trovata ricoperta lei.
Per il resto non trovo alcun motivo di ironia in questa faccenda. L'ironia è fuori luogo perché fa il gioco del potere, contribuendo a smorzare la percezione della gravità della situazione, liquidandola (solo) come una stupidaggine surreale, ancorché l'ennesima. È una stupidaggine, certo, ma dà un'ulteriore prova di misura, la cui unità per misurarla è proprio quella del livello subatomico, confermando l'unico tunnel che esiste è quello (senza fine?) in cui si è infilato il Paese. Se vi piace, chiamatelo pure Tunnel Gelmini.

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