Turchia 2010: Stati Uniti in finale

Creato il 11 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Troppo forti questi Stati Uniti o forse troppo forte questo Kevin Durant per la Lituania. Nella prima semifinale del Mondiale di Turchia la squadra di coach K vince per 89-74 dimostrando di essere in grado di gestire la pressione che comportano queste tipo di partite pur giocando a sprazzi e non sempre concentrati al 100%. Ma se nessuno ha ancora trovato un antidoto per il morso della Durantula nella NBA, figuriamoci se qualcuno lo può limitare in Europa: l’ala degli Oklahoma City Thunder si è preso in spalla un’intera nazione che in una delle date più buie della sua esistenza voleva fortissimamente raggiungere la finale della competizione Mondiale che manca in bacheca dal 1994.

Il primo quarto fa capire subito come andrà la partita: 23-12 per il Team Usa che non lascia scampo ai Lituani segnando a raffica, difendendo duro e rubando un gran numero di palloni che vogliono dire contropiedi e transizioni, il pane di questi atletoni. Nel secondo la musica non cambia con Durant a suonare una sinfonia dolcissima per i suoi tifosi che impazziscono di gioia sulle tribune quando il distacco diventa di 15 punti alla sirena.
Al rientro dagli spogliatoi i ragazzi di coach Kemzura hanno una faccia diversa e seppur traditi dal loro leader Kleiza, riescono a rimontare riducendo lo scarto alla singola cifra e vincendo il parziale del quarto; la zona sembra imbrigliare un po’ le trame offensive statunitensi che però hanno un’arma sconosciuta al resto del mondo: Durant chiude con 38 punti, 9 rimbalzi, 2 assist, 1 sola palla persa, 9/13 da due punti, 5/12 da tre e 5/5 ai liberi rasentando l’onnipotenza e portando i suoi sul definitivo e finale +15.

Troppo forte per chiunque, visto che oltre a lui il resto della banda non è proprio da buttare: Odom dimostra che pur essendo un’ala, il ruolo di centro gli piace e chiude con una doppia-doppia da 13+10 e 3 stoppate; Westbrook galvanizzato dalle prodezze del compagno di team ne mette 12 con 7 rimbalzi.

La Lituania non riesce a trovare mai la via del canestro, chiude con un misero 38.6% di squadra e soprattutto viene lasciata a piedi da quel giocatore che fino ad ora l’aveva portata avanti, ovvero Linas Kleiza che chiude con 4 punti 4 palle perse e un incredibile 1/11 al tiro, chiaro segnale che la difesa su di lui coach K e il suo staff l’avevano preparata davvero bene.

Per gli Stati Uniti ora poca festa però, perchè domani sera c’è la finale, quella partita che potrebbe cancellare in caso di sconfitta tutte le belle cose fatte fino ad ora.


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