Il Mondiale è alle spalle, così come il ricordo di un futuro che non è ancora maturo. La scelta di Dunga come selzionatore va proprio in questa direzione, guardare avanti con un occhio rivolto al passato, pragmatismo prima di tutto e pochi fronzoli. Il Brasile che è uscito con le ossa rotte dalla gara contro la Germania (e che comunque non ha esaltato durante tutto il mondiale casalingo) riparte da alcune certezze, una tra tutte Neymar, cercando la quadratura del cerchio. Non è la generazione più forte della storia verdeoro, è un Brasile lontano da tante altre creature scintillanti che con alterne fortune ci hanno deliziato, Dunga però è uno che non fa mai il passo più lungo della gamba e riconoscere i propri limiti potrebbe rivelarsi un inaspettato punto di forza. Amichevole di lusso contro la Turchia, avversario sempre insidioso, il Brasile a Istanbul ha lasciato poco o niente agli avversari.
Tra i convocati nessun giocatore che milita in Brasile, questo perché campionato e coppa non si fermano in occasione degli impegni della Seleçao. Danilo, Miranda, David Luiz e Filipe Luis a fare scudo di fronte a Diego Alves, Fernandinho e Luiz Gustavo mediani. Oscar opera tra le linee, davanti c’è la fantasia di Neymar, Willian e Luiz Adriano. Il centravanti dello Shakhtar segna a ripetizione, giusto puntare su di lui in questa fase. Terim risponde con un 3-5-2 accorto, Erdinç e Bulut punti di riferimento in avanti. Il Brasile inizia subito a tutta birra, per i turchi sono dolori già nel primo quarto d’ora. Primo squillo di Neymar al minuto 17 con la difesa che chiude in extremis. Neymar ci riprova su punizione e al ventesimo la mira è finalmente vincente. Bel lancio di Fernandinho, palla davvero illuminante del mediano, il resto lo fa la classe di Neymar: controllo e tiro sul portiere in uscita.
Per vedere il secondo gol bastano quattro giri d’orologio, è un Brasile che non si fa pregare, ma stavolta è la Turchia a metterci del suo. Cross di Danilo in direzione di Luiz Adriano, è però Kaya a mettere la palla in porta. I padroni di casa reagiscono più con l’orgoglio che con la testa, alla mezz’ora Dego Alves è impeccabile sulla conclusione di Arda Turan. Anche Erdinç ci prova ma la palla esce di poco. Le cose migliori la Turchia le fa nella metà campo avversaria, la difesa però è davvero da rivedere. Prima della sosta un altro gol, lo realizza Willian dopo una bella combinazione tra Neymar e Oscar. Al riposo sullo 0-3, il Brasile ha già il match in tasca.
Nella ripresa la pressione del Brasile non diminuisce. Terim cambia quattro giocatori ma il copione resta lo stesso, Babacan per Demirel tra i pali, il portiere deve subito darsi da fare su un’incornata di David Luiz. Prove generali per il poker, non poteva che realizzarlo Neymar. L’attaccante del Barcellona triangola con con William e piazza nel sacco. Applausi per Neymar e il suo Brasile, anche il pubblico di Istanbul apprezza lo spettacolo. Finisce quattro a zero (clicca QUI per gli highlights), il Brasile di Dunga conferma solido. Le vittorie arrivate fino a qui, tra le quali quella sull’Argentina, sono giunte senza incassare reti. Se poi davanti hai uno come Neymar il risultato ti premia.
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