Nel testo e nel discorso al parlamento europeo del commissario Štefan Füle, responsabile per le politiche di vicinato e per l'allargamento, sono stati evidenziati i progressi ottenuti dalla Turchia - riforme che hanno ampliato le libertà fondamentali e consolidato la democrazia - negli ultimi 12 mesi: due nuovi pacchetti per la giustizia, lo storico processo di pacificazione coi curdi, le condanne delle élites militari golpiste, il "pacchetto di democratizzazione" presentato il 30 settembre dal premier Recep Tayyip Erdoğan. La posizione del diplomatico ceco è che, per continuare la sua transizione da regime autoritario a democrazia avanzata, Ankara ha strategicamente bisogno di Europa: "il pieno potenziale della nostra relazione con la Turchia sarà pienamente espresso nell'ambito di un attivo e credibile processo di adesione", "l'Unione europea deve intensificare il suo impegno e continuare a sostenere la Turchia e i cittadini turchi nell'esaudire le loro legittime aspettative di ulteriori riforme". L'Europa come ancora e faro.
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