La scorsa settimana due deputati curdi e un avvocato hanno ricevuto il permesso di visitare Abdullah Ocalan, fondatore del Pkk, detenuto nel carcere di massima sicurezza sull'isola di Imrali, in mezzo al Mar di Marmara, dove sta scontando l'ergastolo. Il ministro della Giustizia, Sadullah Ergin, ha confermato l'autorizzazione alle visite, aggiungendo che ce ne saranno altre in futuro, ma sottolineando che "questo processo non continuerà se se ne abuserà". Il Bdp, il partito della minoranza curda rappresentato in parlamento, sta cercando, senza però grandi successi fino a questo momento, di fare inserire il riconoscimento della minoranza nella nuova Costituzione, che avrebbe dovuto vedere al luce entro il 2012.
Il Pkk lotta dal 1984 per la creazione di uno Stato curdo indipendente: una guerra che fino ad oggi ha provocato circa 45mila vittime. Le ultime oggi: almeno 12 guerriglieri del Pkk sono rimasti uccisi nel sudest del Paese nello scontro con i militari turchi che hanno subito un morto e alcuni feriti. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Dogan, i combattimenti sono iniziati quando un gruppo di guerriglieri, che sarebbero penetrati nella notte in territorio turco dal nord dell'Iraq, ha tentato di assaltare una stazione di polizia nei pressi della città di Cukurca, nella provincia di Hakkari, provocando la reazione delle forze di sicurezza.