Erdoğan lo aveva detto ripetutamente, durante la campagna elettorale: la Turchia avrà presto una nuova costituzione democratica, che verrà preparata in modo inclusivo (forze parlamentari, partiti politici che non hanno superato la soglia di sbarramento, società civile, università, sindacati, organizzazioni imprenditoriali). Ma anche i cittadini turchi privi di ruoli rappresentativi potranno fornire suggerimenti ed esprimere pareri: grazie a un sito web – www.yenianayasa.gov.tr – che verrà attivato alla ripresa dei lavori della Grande assemblea e che verrà utilizzato anche per diffondere materiale documentale. Le proposte ricevute – almeno è quanto ha dichiarato lo speaker del Parlamento Cemil Çiçek, che sovrintende al processo costituente – verranno attentamente valutate da un gruppo di esperti e se meritevoli poste alla sua diretta attenzione. Più inclusiva di così.