Le elezioni amministrative sono molto importanti in Turchia perché non esiste un livello intermedio tra le amministrazioni locali e il governo centrale e perché il voto avviene in contemporanea in tutto il Paese. L'appuntamento del 30 marzo rappresenterà, quindi, un vero e proprio test sulla tenuta dell'Akp, dopo un decennio di potere incontrastato, e sul futuro politico di Erdogan soprattutto in vista delle presidenziali della prossima estate, le prime in cui i cittadini turchi voteranno direttamente l'elezione del loro presidente.
Con una opposizione politica praticamente inesistente, i veri avversari del premier saranno la situazione economica, la cui grande crescita nel decennio ha accompagnato e sostenuto le fortune politiche di Erdogan ma che ora non appare più florida come una volta, e il leader religioso Fetulah Gulen, un tempo grande sostenitore dell'Akp, ma oggi acerrimo avversario di Erdogan. Da considerare anche il ruolo dell'attuale presidente Abdullah Gul, che dopo essere stato per molti anni il fedele numero 2 di Erdogan, da tempo, anche grazie al suo ruolo istituzionale, ha cercato di smarcarsi dal premier.
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Marta Ottaviani, dopo essere stata per alcuni anni corrispondente dalla Turchia per l'agenzia TMNews, attualmente collabora con i quotidiani L'Avvenire e La Stampa. E' autrice dei volumi "Mille e una Turchia" e "Cose da Turchi", entrambi pubblicati da Mursia.