A rasserenare il clima non ha aiutato certo la decisione del governo di non autorizzare per "ragioni di sicurezza" la marcia in difesa "della Patria e della Repubblica" convocata per oggi da decine di organizzazioni della società civile con il sostegno del Chp, il Partito repubblicano del popolo, principale partito dell'opposizione ed erede diretto del kemalismo. Gli organizzatori hanno confermato ugualmente la manifestazione, malgrado i divieti, al palazzo di Ulus, sede del primo parlamwnto, dove la Repubblica fu proclamata.
Secondo le notizie di agenzia le forze dell'ordine hanno caricato i manifestanti con gas lacrimogeni e idranti, e fra i coinvolti, secondo l'emittente Ntv, ci sarebbe anche il leader del Chp, Kemal Kilicdaroglu. Secondo quanti scrive il sito del quotidiano Hurriyet, quando Kilicdaroglu ha cercato di superare lo sbarramento della polizia in piazza Ulus sarebbe stato colpito con spray urticante e sarebbero scoppiati tafferugli tra le guardie del corpo del lader del Chp e alcuni agenti.