Boschi e foreste della Turchia sono insidiati dal “consumo di territorio” ossia prevalentemente dall’avanzata urbanistica. L’ultimo caso è quello della costrizione di una centrale termonucleare nel mezzo del parco nazionale di Longoz. L’impianto è previsto nei pressi di İğneada , una città nel distretto di Demirkö, nella provincia di Kırklareli.
Ma non è tutto. Secondo Greenpeace Mediterraneo, una lunga lista di progetti mangia-foreste sono in lista di attesa:
- Un nuovo viadotto e l'aeroporto di Istanbul che minacciano le foreste a nord della città.
- La cancellazione dell’area protetta della foresta di Belgrade per fare spazio all’edilizia.
- Il Parco Nazionale di Longoz Foresta affronta la distruzione per la terza centrale nucleare.
- Il bosco di Sinop è stato ceduto dal Ministero delle Foreste e dell’Acqua al Ministero dell'Energia, per una nuova centrale nucleare.
- La foresta di Bartın sarà distrutta per fare spazio a una centrale termoelettrica.
- La foresta a Çanakkale sarà distrutta per fare spazio a una centrale termoelettrica. La centrale di CENAL sarà costruita nella foresta di Rafet Ataov .
- Ampliamento della centrale nucleare di Mersin ai danni di 5.265 metri quadrati di area bosco.
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