Fa piacere che qualcuno si lamenti che i prati dedicati agli sport popolari siano diventati dei cacatoi per cani, ma dispiace che nessuno, a parte il consigliere regionale Salvatore Agostino, faccia notare che la stessa sorte accade nelle nostre aiuole cittadine. “Non ho mai visto un vigile andare a chiedere a uno che porta a spasso il cane se ha la paletta e il sacchetto. Non ce l’hai? Multa! Senza pietà. La multa va fatta prima, non dopo». Sono d’accordissimo con Turi! Porto a spasso il mio cane tutte le mattine e regolarmentre raccolgo la sua cacca: un’azione di pochi secondi che non mi costa nessun imbarazzo. Non permetto che le sue zampette tocchino lo schifoso “manto erboso”, per evitare di portarmi a casa batteri vari di altri cani. La maleducazione e la pigrizia considerano le feci concime per i prati, una turiniana cura preventiva a botte di cinquanta euro alla volta, darebbe le informazioni giuste.