Turismo, binomio storia-natura

Creato il 15 giugno 2012 da Vietnamreport @FrancescoGiappi

Il turismo in Vietnam é in continuo aumento: non soltanto quello di chi ha soldi da spendere – e in questa categoria i russi la fanno da padrone – ma anche quello dei backpacker dal sacco in spalla. Questi ultimi provengono dal mondo intero, ma soprattutto dai Paesi anglosassoni e scandinavi, oltre che dall’ex madrepatria Francia. (Italia non pervenuta, verrebbe da aggiungere). Le autoritá ne sono ben liete, convinte come sono che l’impatto socioambientale dei flussi turistici sia comunque meno dirompente rispetto alle conseguenze di un boom di tipo industriale.

Il Palazzo della riunificazione (o Palazzo dell’indipendenza) a Ho Chi Minh city

E i grigi funzionari di partito sembrano avere le idee abbastanza chiare sui settori su cui puntare, specie per limitare inevitabili flessioni, conseguenza della crisi economica internazionale: storia recente e  meraviglie naturali sono le due prioritá da valorizzare, per incrementare il flusso di visitatori stranieri, e quindi di divisa forte. Intanto qualche numero: nei primi 5 mesi del 2012 – sono dati del Dipartimento generale di statistiche – il numero dei turisti stranieri giunti nel Paese asiatico é cresciuto del 17,5 per cento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il flusso ha raggiunto quota due milioni e 290mila, dato che rappresenta il quarantacinque per cento rispetto all’obiettivo annuale – sbandierato piú volte dal Governo – dei sei milioni e mezzo di visitatori internazionali. (Continua).

(Francesco Giappichini)


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