Riceviamo e pubblichiamo
A cura di Barbara Vaglio
Occhio alla Puglia, un oltre-mare splendido, teso a dimostrare quanto, aldilà delle splendide coste e litorali, ci sia da percorrere, miglia e miglia, passo dopo passo nell’entro-Puglia.
Siamo in Puglia e se non sapessimo di essere qui, se per un attimo lo dimenticassimo, il sospetto ricadrebbe sulla Gallia, almeno in quella fumettistica abitata da Asterix ed Obelix.
Fateci caso, nella Gallia a fumetto ci sono molti menhir, monumenti preistorici risalenti all’età del bronzo (III-I millennio a.C.) costituiti da una grande pietra di forma allungata e piantata a terra.
Obelix era un intagliatore e portatore di menhir, prende forma l’idea che lui sia passato di qui.
Il fatto più eclatante è chela Puglia, piena di modestia, ospita molti tesori. Andate verso l’interno, oltre i riti balneari che sono meritevoli d’attenzione e sul lato adriatico e su quello ionico, procedete “entro”la Puglia.
Partiamo da Gagliano del Capo, a poca distanza da Santa Maria di Leuca (Salento), sulla Serra dei Cianci. Arigliano ne è una frazione, nel punto più alto del paese giace la cosiddetta “Fabbrica” che, dagli anni ’20 agli anni ’70, offriva lavoro. Numerose foto ritraggono donne intente a conciare il tabacco.
L’ex tabacchificio è ora rinato, il Capoalto Hotel è, infatti, uno dei primi interventi italiani di recupero di archeologia industriale per fini turistici, il primo in Puglia e forse nel Sud.
Qui a Gagliano, il turista oltre-mare, che vuole comprendere più a fondo il territorio che ha dinanzi, può inoltrarsi tra le serre e le piccole alture. E percorrendo le vallette, i boschi di ulivi, i paesini arsi dal sole e spopolati in estate si può scoprire la Centopietre di Patù, una costruzione rettangolare, massiccia, risalente al IX secolo dopo Cristo, costituita da cento blocchi di tufo sottratti alle rovine dell’antica città messapica di Vereto.
Superando la nota cittadina di Maglie, si giunge in Grecìa Salentina, qui, oltre a dolmen e menhir, si conservano lingua, cultura e tradizioni degli antenati greci. Un tempo si parlava greco in venticinque paesi, oggi sono nove: Calimera, Corigliano, Castrignano dei Greci, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino. Nella Grecìa una parte di popolazione riesce ancora ad esprimersi in griko, lingua assai simile a quella parlata attualmente in Grecia.
Ai margini della Grecìa, si trova la masseria Bosco di Makyva, nota a più come Bosco Coppola.
Un bosco che ha del surreale con al centro uno strano edificio ottocentesco ed al timone un milanese, Michele Girani, l’inventore-creatore di ristoranti ed incontri alternativi nella Milano degli anni ’60 ed oltre.
Lui dice chela Puglia è meravigliosa e che bisognerebbe solo incentivare i voli charter dal Nord Italia ed Europa. Sulla strada per Manduria, si fa tappa prima alla città natale di Carmelo Bene, Campi Salentina; a San Pietro Vernotico, dove visse da ragazzino Domenico Modugno; a Cellino San Marco, paese di Albano Carrisi; poi a Copertino, il paese del francescano San Giuseppe, il santo dei voli e patrono anche di Cupertino, cittadina californiana della Sylicon Valley, sede della Apple.
Un giro di boa a Leverano il cui vino Primitivo si avvalse le lodi, sul Corriere della Sera, di Luigi Veronelli, e poi a Manduria, che ha generosamente offerto il suo nome al Primitivo ed il bel Museo della Civiltà del Vino Primitivo.
Sempre a Manduria si trova la Fonte pliniano, una grotta naturale. Scesi quaranta gradini, si arriva in uno spiazzo sotterraneo di diciotto metri di diametro e sette d’altezza, al centro sgorga acqua freschissima, con un flusso costante ed ininterrotto, peccato non sia visitabile.
Altre perle di Manduria: il Palazzo imperiali, il Ghetto degli Ebrei, il Duomo, le mura megalitiche, la necropoli.
Oria, Uria Messapica, deve la sua fama al castello che domina dall’alto tavoliere, un paesaggio reso ancora più affascinante dal paese così piacevole e a misura d’uomo. Qui il primo sabato d’agosto si svolge un corteo storico con quattrocento figuranti in costume medievale dedicato a Federico II.
Da Oria la strada conduce a Francavilla Fontana, poi risale la Murgia, verso Ceglie Messapica, culla dell’arte culinaria regionale, ai margini della Valle d’Itria, poi nella nota città rococò e barocca di Martina Franca, che comincia a svelare la magia dei Trulli, per poi veder spuntare Cisternino, un gioiello dall’aspetto orientale, con case bianche che brillano al sole.
Perché un borgo accompagnato dall’aggettivo “orientale”? Sarà perché conserva un’antica genuinità mediterranea, piccolo e brillante sullo sfondo azzurro, una piccola casbah sopravvissuta lassù dai tempi delle invasioni saracene. La capitale della Valle è Alberobello, ma occorre passare prima da Cisternino e Locorotondo per cogliere il cambiamento di paesaggio con gradualità.
Qui inoltre sopravvivono tradizioni millenarie, le gestanti, ad esempio, vanno tuttora in processione a piedi fino alla chiesetta dedicata alla Vergine d’Ibernia detta anche “delle uova”,la Madonnadell’abbondanza e fertilità. Consigliata una sosta a Noci per godere di un altro splendido regalo, dalla Terra al visitatore, l’Abbazia di Barsento, colori degni della Provenza, sullo sfondo di campi gialli costellati da covoni di fieno.
Come perdere inoltre quella specie d’Olimpo pugliese eretto da Federico II, Castel del Monte, un ottagono di pietra che troneggia sulla Murgia.
Percorrete i passi di una Puglia diversa, andate al mare, sostate in uno degli appartamenti Puglia, ma soprattutto inoltratevi nell’interno, assaporatene il paesaggio, le bellezze, i ruderi, le campagne, gli ulivi, le macchie mediterranee.
Entrate in Puglia.
Dettaglio link:
Salento http://www.nelsalento.com
Appartamenti Puglia http://www.pugliaonline.com/gen-1-1/casevacanza.html