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Turismo in crisi: Quali strategie per L’animazione turistica?
Creato il 20 ottobre 2010 da FioreloneLa crisi del turismo, è la diretta causa della perdita di posti di lavoro e della profonda crisi, in cui si trova attualmente, l’intero comparto animazione.
Dando per scontato che ad una futura ripresa del turismo, corrisponde anche quella animazione turistica, intendiamo soffermiamoci sulle motivazioni che hanno determinato questa drammatica situazione. da un personale sondaggio svolto dal portale internet www.animandia.it , avvenuto su un campione di 300 società di animazione, nell’anno 2010 relativo alla stagione estiva, sono venuti fuori tali dati:
A) in generale si è registrata una “diminuzione” del periodo di occupazione stagionale
B) C’è stato un calo nel numero di personale animazione, assunto dalle società.
La diminuzione del periodo di lavoro per gli animatori, è la logica conseguenza di una minor presenza di turisti, non dimentichiamo che oltre alla crisi economica globale, ha inciso anche una certa campagna pubblicitaria non certo favorevole al nostro Paese.
A tal proposito, ricordiamo ad esempio, la situazione “rifiuti” della Campania che per mesi ha fatto il “giro del mondo”, l’aumento della microcriminalità che certamente “spaventa” i vacanzieri, l’aumento delle coste non balenabili nella nostra penisola, e così via.
C’è da dire infatti, che in termini generali, le prenotazioni presso le strutture turistiche e relative al periodo estivo, si sono concentrate per lo più nel solo mese di agosto.
La mancanza di una presenza cospicua di vacanzieri nei mesi definiti di “Bassa Stagione” ha determinato, parlando ovviamente in termini generalizzati, una riduzione del periodo estivo soprattutto al Sud Italia.
In pratica molte strutture turistiche, non avendo sufficienti prenotazioni hanno anticipato la chiusura di fine stagione; ciò ha causato un minor periodo di lavoro per gli staff di Animazione, presenti nelle strutture turistiche.
Secondo il sondaggio svolto dallo staff di Animandia, rispetto alle precedenti stagioni lavorative questa è risultata tra le peggiori, con una notevole diminuzione di presenze di animatori nel mese di giugno, luglio e di settembre.
Una riduzione, avvenuta anche in quelle strutture turistiche che in passato, avevano richiesto anche per questi mesi la presenza degli animatori.
C’è da aggiungere che a completare il quadro già critico della situazione, un ulteriore calo di lavoratori nel comparto animazione, si è avuto perché si è ridotto anche il numero di animatori che formano gli staff . In altri termini, la crisi economica è ancora in atto, ed ha creato una sorta di “Effetto Domino”, ad esempio nel periodo estivo sono comunque diminuite le presenze turistiche e di rimando le strutture ricettive per arginare le perdite, hanno dovuto ridurre il periodo di permanenza delle equipes nelle loro strutture e contemporaneamente, hanno “sfoltito la rosa” dei componenti degli staff di animazione.
Ovviamente le stesse agenzie di Animazione, si sono dovute adattare a questa triste realtà, guadagnando meno e per di più, diminuendo le assunzioni stagionali.
Questo stato di cose, va a penalizzare ulteriormente un tessuto lavorativo già lacerato da anni, dal proliferare di società “fantasma” e del quale già in passato ce ne siamo occupati, proprio attraverso le pagine di questa ruibrica.
E’ un fenomeno che sta strozzando il settore, quello della concorrenza sleale da parte di pseudo agenzie di pochi scrupoli, che propongono il servizio animazione a prezzi molto al di sotto della norma ( spesso evitando di versare stipendi e contributi) allettando le strutture turistiche con costi inverosimili e sovente, sottraendo clienti alle aziende serie e professionali che dovendo pagare imposte, stipendi e tasse non diventano più competitive rischiando il fallimento.
Oggi anche un’agenzia corretta e professionale, che negli anni si è creata un proprio “Pacchetto” clienti è minacciata costantemente, oltre che dalla crisi economica anche dalla concorrenza sleale .
Ma come si può combattere tutto ciò, come ci si può attrezzare per superare la crisi che investe il comparto animazione?
Queste sono domande che meritano risoluzioni definitive, occorre l’impegno dello Stato e degli Enti preposti, affinché vigilino e tutelino i lavoratori onesti e favoriscano contemporaneamente occupazione, diminuendo il fardello delle tasse che incide non poco su un bilancio aziendale. E nel frattempo come si stanno attrezzando le agenzie di Animazione turistica per combattere questo stato di crisi globale? Bè c’è da dire che molte si sono accordate tra loro(l’unione fa la forza) il concetto è quello di unire le forze comuni, per meglio sopportare le perdite economiche ed i costi di gestione.
Altre società invece, si sono legate ad associazioni presenti nel settore, citiamo tra queste la FIAST, (www.fiast.it) Federazione italiana animazione e servizi turistici, aderente ad Assoturismo-Confesercenti, è una associazione, senza scopo di lucro, che rappresenta e tutela gli interessi delle imprese che offrono servizio di animazione turistica e altre tipologie di servizi turistici.
Altri intraprendenti imprenditori invece, attraverso Facebook l’ormai noto social network, hanno dato vita a gruppi di discussione con l’intento di riunirsi e confrontarsi, sulle numerose problematiche legate al comparto animazione.
Citiamo tra questi il gruppo denominato”L’angolo dell’ impresa d’ animazione” ideato da Sergio Alba presidente della Eskapes Animazione, società del gruppo Animandia. L’intento è quello di invitare tutte le società al “Fair Play” ovvero ricordare a tutte le aziende, l’importanza di una sana e corretta competizione, nel rispetto delle regole di un libero mercato, dove però ci si possa confrontare lealmente, ad armi pari, operando sempre nella correttezza e nella legalità. Ma sempre su Facebook è presente anche “Pulizia nel settore Animazione” un gruppo sull’animazione, il cui fondatore, Gregori Riccardo (detto il Toscano) si pone il non facile obiettivo, di dar voce a quanti ( agenzie o animatori) hanno subito dei torti, dei soprusi e vogliono rendere nota, ai membri del gruppo, la loro testimonianza.
Non mancano poi, segnalazioni inerenti anche un fenomeno che sta strozzando il settore, quello della concorrenza sleale da parte di pseudo agenzie di pochi scrupoli, che propongono il servizio animazione a prezzi molto al di sotto della norma ( spesso evitando di versare stipendi e contributi) allettando le strutture turistiche con costi inverosimili e sovente, sottraendo clienti alle aziende serie e professionali che dovendo pagare imposte, stipendi e tasse non diventano più competitive e rischiano il fallimento.
Ma anche noi di Animandia ci siamo mossi per sostenere il comparto animazione e turismo, di recente infatti abbiamo provveduto ad istituire sul nostro portale internet, una rubrica sui “Consigli legali”.
Questa rubrica, nasce grazie alla collaborazione con l’avv. Fabio Cristarelli e prevede la pubblicazione periodica, di informazioni ed articoli di natura legale e legislativa, inerenti il settore dell’animazione turistica e dello spettacolo.
Inoltre abbiamo dato vita al Gruppo Animandia. Un gruppo formato da aziende nostre partner, società affidabili e serie, con l’obbiettivo di favorirle nel loro lavoro e allo stesso tempo combattere il fenomeno della “pirateria” e del “lavoro sommerso” contrastandolo mediante aziende di “Qualità”. Ma non finisce qui, altre aziende di animazione hanno intrapreso la strada di richiedere un sostegno imprenditoriale, tramite le numerose opportunità offerte dal F.S.E o attraverso l’organismo denominato “Sviluppo Italia” ( facilmente reperibile su internet) ed il cui scopo è sostenere i programmi di investimento presentati dalle imprese, in particolare quelle in fase di start-up. Valutando i progetti imprenditoriali proposti, erogando le agevolazioni e verificando i risultati raggiunti. Infine c’è un’ampia fascia di società che richiede dei finanziamenti a Istituti di credito o Società Finanziarie accreditate .Tra queste ultime spicca la Martos Finanziaria s.p.a. che ci ha incuriosito, perché offre finanziamenti “dedicati” proprio alle società di: animazione, turismo e spettacolo.
articolo a cura dello staff di www.Animandia.it
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