Il turismo, vero motore italiano per quanto riguarda l’innovazione e la capacità ricettiva del paese stesso è fortemente in crisi. Nel 2013 il crollo è netto e annunciato, un – 4,3 % che porta la situazione veramente al collasso.
L’Italia da sempre ha nella risorsa turistica una vera e propria fonte di guadagno permanente poiché il patrimonio artistico che il paese può vantare è uno dei più ricchi al mondo.
I lavoratori stagionali che proprio in questo periodo cercavano una boccata di ossigeno facendosi la stagione in qualche albergo rischiano di restare a bocca asciutta. Tutti sono alla ricerca di offerte lavoro annunci ma è tutto molto stagnante e i titolari di alberghi cercano di risparmiare tenendo basse le assunzioni.
Nel corso del tempo le più variegate crisi e momenti di difficoltà hanno sempre trovato nel settore turistico una risposta concreta e rapida, questo perché alla base di tutto la qualità del servizio offerta è sempre stata elevata e attenta.
Tuttavia la continua e perdurante perdita di turisti italiani, il fatto che le famiglie italiane abbiano bilanci sempre più magri ha portato di fatto a delle conseguente oggettive, il turismo è in netto calo e da questo punto di vista pare che non ci siano soluzioni.
La perdita di turisti ha portato come diretta conseguenza una perdita sostanziale di risorse nel settore turistico, bilanci sempre più magri e per loro natura diretti al mantenimento di quel minimo sindacale per le strutture alberghiere ha portato la situazione al limite.
Oggi il settore del turismo è al completo collasso, non ci sono attualmente da parte della classe politica assunzioni di responsabilità che diano al paese un segnale forte, il tempo stringe e sono necessarie risposte in tempi brevi.
Nel 2013 chiuderanno almeno 250.000 imprese legate al terziario e al settore turistico, un fiume in piena che rischia di travolgere il già precario equilibrio di un paese che non sembra più avere le forze per risollevarsi.
La politica latita e continua in una sorta di lotta e di continua diatriba interna che non serve al paese per affrontare le emergenze sociali contingenti, il settore turismo è in completa sofferenza ed asfissia, la pazienza degli addetti ai lavori è da tempo terminata.