Inserirsi all'interno di trame mentali ingarbugliate, che compongono la psicologia dei personaggi portati sullo schermo, richiede un approccio sempre complesso. "Turist", che è costituito essenzialmente da quest'unico intento, racconta di una famiglia in settimana bianca e delle crepe che vanno aprendosi tra marito e moglie.Se è molto ad effetto la contrapposizione tra gli ampi scenari imbiancati e le tonalità calda ed intima degli interni, e sono sempre riuscite le parentesi comiche che colorano lo schermo, a venir meno è la costanza del procedere narrativo e della distorsione che dovrebbe venire a crearsi, mancanze che evitano la percezione richiesta in quello che è - o meglio dovrebbe essere - un découpage psicologico.Al momento di fare i conti, il film si chiude con un finale in cui - a conferma dell'impressione che si ha durante tutto "Turist" - i conti proprio non tornano.Antonio Romagnoli
