Maurizio Cattelan – Bidibidobidiboo – 1996 – Courtesy Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Lo scoiattolo appartiene alla torinese Patrizia Sanderetto Re Rebaudengo, che incominciò a collezionare opere dell'Italian bad boy all’inizio degli anni Novanta. Che come si sará ormai capito, Maurizio Cattelan è il protagonista di questa minuscola, ma interessantissima mostra alla Whitechapel Art Gallery di Londra. Oltre allo scoiattolo, ci sono sette altri pezzi tra cui Lullaby, un borsone blu pieno di detriti appoggiato al muro che pare essere stato dimenticato li' dal personale delle pulizie, una stella cometa al neon tipo insegna da bar anni Settanta, in cui al centro fa bella mostra di se' il logo delle Brigate Rosse, un tappeto circolare riproducente l’etichetta del formaggio Bel Paese, su cui pende Untitled (2009), una mano col dito medio ben alzato (a quanto pare, la versione miniaturizzata di quella davanti alla Borsa di Milano), sono alcune tra le prime opere di Cattelan. Opere conosciute ai più, ma che raramente si ha la possibilità di osservare tutte insieme dal vivo, e certamente di rado a Londra. Ed è compito dell’osservatore fare le dovute connessioni storico-politiche. Connessioni che -mi pare di capire- raccontano più di una ‘Povera Patria' che di un Bel Paese, un Paese in cui ancora imperano Mafia (il sacco di detriti lungi dall'essere qualcosa dimenticato dal personale delle pulizie, contiene invece le macerie dell’attentato mafioso al PAC di Milano del 1993) e corruzione e che ancora non sa accettatre una realta' multiculturale. Ergo la mano col dito medio ben alzato. Che non ci si potrebbe aspettare niente di meno da Cattelan.
Collection Sandretto Re Rebaudengo: Maurizio Cattelan – veduta della mostra presso la Whitechapel Gallery, Lodnra 2012 – photo Patrick Lears
Una mostra encomiabile, ma come Hirst per quello inglese, anche Cattelan ha bisogno del contesto italiano per esprimersi al meglio delle sue possibilita' e qui i curatori sono stati decisamente troppo avari di informazioni tanto sulle pareti che accanto alle opere, per permettere al pubblico inglese, in genere poco interessato a quanto avviene "nel continente" (o a chi come me non ne ha mai capito molto di arte contemporanea in generale) di apprezzarlo in pieno. Lascio la mostra con la mia curiosita' frustrata e insoddisfatta (del tipo "devo leggere assolutamente qualcosa su Cattelan!" per colmare le lacune della mia ignoranza), ma soddisfatta che questa mini-mostra abbia suscitato tante domande nella mia testolina. Altri libri da aggiungere alla pila sul comodino...
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www.whitechapelgallery.org