Puoi fare il lavoro che vuoi, ma se sei mamma, il turno di notte è democratico e non te lo leva nessuno. Ti capiterà spesso, non sarà retribuito e spesso si accompagnerà al doppio turno e forse anche di più, vai a sapere la sorte cosa ti avrà riservato quel giorno. Il turno di notte si annusa nell’aria, lo vedi negli occhi e lo senti dai piagnucolii, sta quasi sempre a metà tra due giornate no, di quelle che richiederebbero tutta la forza e la concentrazione possibile ma che invece si dovranno accontentare di occhiaie nere e di sbadigli di troppo. Durante il turno di notte potresti dover svolgere qualsiasi mansione: non ci sono regole, né gerarchie, potrai essere cuoco, medico, cameriere o cantante.Se ti va bene, preparerai biberon e canterai ninna nanne, potrai spostarti in soggiorno e ammirare dagli spiragli della finestra le luci della notte, con pochi rumori in sottofondo, se ti va male, somministrerai medicine, cambierai lenzuola, rifarai i letti e passerai metà del tuo tempo tra bagno e camera, con tutte le luci accese, urla che manco i Rolling Stones a un concerto, e il vicino che ti bussa dal pavimento perché “cacchio è notte fonda!”.Quanto duri il turno di notte, nessuno lo sa, se sei fortunata, avrai un compagno di sventura con il quale dividerlo e compatirti a vicenda, con lui potrai lamentarti il giorno dopo, di quanto tu sia stanca, lui farà lo stesso con te e vi capirete alla perfezione ma se hai un marito con i superpoteri, te lo beccherai tutto da sola e il giorno dopo anche lamentarti ti costerà fatica, al limite potrai mugugnare tra te e te ma è superfluo dire che lui non capirà per cosa. A volte ho avuto turni di notte bellissimi, ricchi di pensieri e pure prolifici di azioni, in altri casi ho alzato gli occhi al cielo per chiedermi chi fosse quel gufo appollaiato sulla mia spalla con tanto tempo libero da dedicarmi. Il turno di notte in un modo o nell’altro accende sempre un sacco di riflessioni non sempre buone, non sempre belle. Il turno di notte in genere finisce pochi minuti prima che suoni la sveglia, e così succede che lo vivi anche di giorno, non si scappa. Ha i suoi strascichi e mentre, ti lavi il viso, lo specchio te li mostra tutti. Sei un’emoticon con la parentesi in giù e devi cercare di farti passare la sbronza senza però esserti ubriacata. Ognuno ha i suoi trucchi e i suoi rimedi per sopravvivere, alcuni inventano scuse al lavoro, altri posticipano la sveglia almeno un po’, so di chi tiene gli Energy drink in frigorifero e di chi ricorre a creme e trucchi speciali per essere quantomeno presentabile. C’è chi nonostante il turno di notte, mantiene il savuair far. Io no, io sono banale, poco creativa e male organizzata. Non ho contato i caffè di oggi, non so cosa sia un fondotinta, ho abbinato il rosa con il rosso, al posto dei capelli ho fili sparati al vento, ed è da stamattina che prendo la scossa ogni cosa che tocco e forse, anche stasera, mi toccherà il turno di notte.






