Turtle Beach manda un videogamer in Iraq

Phil è un ventiquattrenne appassionato di giochi di guerra, nei quali usa il nick StatiC. Purtroppo per lui però il marchio Turtle Beach ha deciso di mandarlo là dove sparatorie e combattimenti sono reali. E’ la nuova campagna studiata per il mercato neozelandese dall’azienda specializzata in cuffie e sistemi audio, che promettono di rendere l’esperienza di gioco incredibilmente realistica.
Anche troppo però, perché con l’aiuto dell’agenzia Droga5 ha spedito il videogamer in Iraq, prendendo alla lettera il payoff Turtle Beach takes you there (ti porta lì). Le polemiche sulla moralità di una promozione così rischiosa e forse irrispettosa per i soldati che davvero ogni giorno rischiano la vita sono scoppiate subito, tanto da spingere la società a chiudere momentaneamente i commenti su Youtube. Vedremo come andrà a finire, di certo il ragazzo non avrà visto l’ora di tornare nella terra dei kiwi, per restare tranquillo dietro la consolle.

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