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Tutta colpa dell'euro?

Creato il 27 aprile 2012 da Paopasc @questdecisione

Tutta colpa dell'euro?Non si sa bene se sia colpa dell'euro in sè o delle politiche monetarie ed economiche all'interno dell'area euro (EU 17), sta di fatto che, apparentemente tra EU 27, cioè tutta l'Unione Europea, e l'EU 17, dal punto di vista della crescita del Pil non c'è molta differenza. Su Eurostat, alla pagina Real GDP growth rate c'è la situazione del tasso di crescita del Pil dal 2003 al 2013. Estrapolo la parte relativa alle medie EU 27 e EU 17.

Forse sarà dovuto al fatto che i 17 costituiscono la parte più consistente di tutta l'UE e quindi una statistica che li comprenda non risentirà che minimamente dell'inclusione degli altri 10 stati. Se si confrontano alcuni paesi paragonabili di EU 17 (paesi EU17 in neretto) e EU 27 si nota, per esempio, che Svezia e Regno Unito hanno avuto delle ottime performance di crescita pre 2009 (anno horribilis per tutti), essendo fuori dell'euro, ma anche Finlandia, Austria e Olanda l'hanno avuto, pur essendo all'interno dell'euro. Insomma non sembra esserci una caratteristica di negatività legata all'euro in particolare prima del 2008-2009, anno della crisi finanziaria. Invece dopo quella data le cose sembrano andare diversamente, si notano differenze tra area euro e area non euro.

Tutta colpa dell'euro?

tasso crescita Pil, medie EU27 e EU17


Previsioni di crescita. Per quanto riguarda le previsioni per il 2012 e il 2013 le migliori performance le realizzano i paesi emergenti a basso costo di manodopera come Polonia +2,5%, Slovacchia +1,2%, Lituania +2,3%, Lettonia +2,1%, Estonia +1,2%, Bulgaria +1,4%. Come si vede, c'è una forte predominanza di paesi fuori dall'eurozona tra quelli con migliori previsioni di crescita.
Performance peggiori. Guardiamo adesso alle peggiori performance per quanto riguarda la crescita del Pil. Grecia -4,4%, Italia -1,3%, Paesi Bassi-0,9%, Portogallo -3,3%, Spagna -1,0% sono tutti paesi dell'eurozona.
Per finire, presento l'insieme dei paesi suddivisi in EU27 e EU17 (in neretto eurozona): in rosso quelli con crescita negativa e in verde quelli con crescita positiva. Si nota, per esempio, che tra i paesi fuori dall'euro, solo l'Ungheria ha una crescita negativa (contrazione del Pil) e la Repubblica Ceca è ferma allo 0,0%, mentre gli altri 8 paesi crescono. Nella EU17 invece ben 8 paesi hanno una contrazione della crescita e 9 crescono, anche se non al livello dei paesi non EU17. Che significato hanno queste osservazioni?
Austria +0,7%, Belgio -0,1%, Bulgaria +1,4%, Cipro -0,5%, Repubblica Ceca =0,0%, Danimarca +1,1%, Estonia +1,2%, Finlandia +0,8%, Francia +0,4%, Germania +0,6%, Grecia -4,4%, Ungheria -0,1%, Italia -1,3%, Irlanda +0,5%, Lettonia +2,1%, Lituania +2,3%, Lussemburgo +0,7%, Malta +1,0%, Paesi Bassi -0,9%, Polonia +2,5%, Portogallo -3,3%, Romania +1,6%, Slovacchia +1,2%, Slovenia -0,1%, Spagna -1,0%, Svezia +0,7%, Regno Unito +0,6%.
La crescita è il nuovo mantra della politica europea ma sembra esservi una differenza, nel tasso di crescita del Pil, tra i paesi con l'euro e quelli senza. Colpa delle politiche fiscali troppo rigide volute dalla Germania?


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