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Tutta Italia in sciopero: scontri e cortei nelle maggiori città

Creato il 14 novembre 2014 da Justnewsitpietro

Tutta Italia in sciopero: scontri e cortei nelle maggiori città
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Di Stefano Bolognini (Opera propria) [Attribution o Attribution], attraverso Wikimedia Commons

Di Stefano Bolognini (Opera propria) [Attribution o Attribution], attraverso Wikimedia Commons

Da nord a sud, in tutta Italia si sta concludendo la giornata dello sciopero sociale. Una giornata difficile, carica di tensioni e purtroppo scontri che hanno mandato all’ospedale anche qualche agente di Polizia. Le città che hanno registrato più scontri sono state Milano, Roma e Padova. Nella provincia veneta, alcuni agenti sono rimasti feriti dopo uno scontro con un gruppo di manifestanti che dalla zona universitaria si sono staccati dal corteo, muovendosi verso via Beato Pellegrino, dove si trova la sede provinciale del Partito Democratico.

Lo sciopero era stato indetto la settimana scorsa per protestare contro il Jobs Act, la riforma della scuola e alcune riforme in campo economico. Questo, ha portato i sindacati, negozianti e dipendenti a scendere nelle piazze, a cui si sono poi uniti anche gli studenti.

A Bologna, il corteo composto da lavoratori e studenti ha attraversato le maggiori vie del capoluogo, occupando piazze per alcuni minuti, di fronte ai palazzi del potere. Tra circa un’ora, il corteo si fermerà in piazza Re Enzo (da cui era partito questa mattina) e si collegherà via Skype con altre città italiane, dove i cortei non sono ancora finiti. A Milano invece lo scontro è stato inevitabile, a causa di alcuni studenti che in Piazza Fontana volevano entrare all’Arcivescovado. Il reparto celere li ha respinti.

Situazione più tranquilla a Napoli, dove i manifestanti si sono diretti verso l’autostrada, bloccando i caselli. Nessuna violenza, dunque, ma i disagi per gli automobilisti non sono stati di poco conto. A Padova la situazione è stata un po’ più grave rispetto alle altre città: un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo poco prima della stazione ferroviaria, in corrispondenza del Palazzo Maldura, la sede del dipartimento universitario di Lettere e Filosofia. Da qui, si sono diretti verso la sede provinciale del Partito Democratico, distante meno di un chilometro, in via Beato Pellegrino.

Uscendo dal percorso autorizzato dalla Questura, la Polizia ha dovuto intervenire, bloccando il gruppo ribelle e riportando alla fine dello scontro degli agenti feriti, tra cui anche il Capo della Squadra Mobile. Nella capitale, a Roma, la Polizia è dovuta intervenire per fermare un gruppetto di lavoratori che si sono arrampicati su per le impalcature del Colosseo per appendere uno striscione.

Il corteo a Roma è partito alle undici di questa mattina, e i momenti di tensione sono stati molteplici, come quelle avvenuto davanti il Ministero dell’Economia, quando i manifestanti hanno iniziato a tirare delle uova contro l’edificio. Infine, a Palermo gli studenti hanno occupato le maggiori vie di percorrenza, predisponendo anche dei blocchi per impedire alle auto di passare, mandando di fatto il traffico in tilt e paralizzando la città.

Insomma, in tutta Italia lo sciopero si è fatto sentire, seppur esageratamente in alcune città. E’ questo un chiaro segnale che gran parte degli italiani richiede delle leggi reali che non aumentino ancora di più i problemi di questo Paese e quindi di ogni cittadino, come hanno fatto i precedenti Governi, a partire soprattutto dall’inizio della crisi.

di Alessandro Bovo

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