Dal nostro inviato a Rayo Vallecano, Lorenzo Lamperti – Questa volta sembrava tutto a posto. L’illuminato direttore, infatti, mi aveva magnanimamente concesso di andare a vedere una partita della Liga. E, nientemeno, quella del Real Madrid di Mourinho. Pazzo di gioia, ho chiamato tutti i miei amici. Dopo trenta secondi, dunque, ho finito il giro di telefonate e mi sono recato a Orio al Serio. Serio, ma molto felice. Da lì arrivo a Rayo Vallecano, una ridente cittadina che se non sbaglio si trova in Spagna. Pregusto già la grande partita. Mi metto il gel di Cristiano Ronaldo sui miei quattro peli, mi metto le fascette di Sergio Ramos, mi raso il sopracciglio come Benzema e limono duro con Sara Carbonero. Sono pronto. Quando ecco il cataclisma. Si spengono le luci, partita rinviata. All’inizio penso a uno scherzo poi mi rendo conto dell’amara verità. Caccamo, invidioso perché a lui è stato affidato un incarico di basso profilo, ha sabotato l’impianto elettrico per impedirmi di vivere i miei 90 minuti di gloria. Sì, perché poi lunedì mica potevo rimanerci a Rayo Vallecano. Il direttore mi ha imposto di fare la diretta twitter del processo di Biscardi.