Quando la fantasia supera la realtà. Sulla Galanti, non sulla placenta.
Ma davvero non ve lo avevo mai detto prima?!
Sta a significare che non è poi qualcosa di cui vantarsi o vergognarsi, semplicemente, filosoficamente E'.
La Galanti non ha inventato gnente , se la tira in vestaglietta, e ci fa pure sfigurare, a NOI che abbiamo mangiato la nostra placenta in modo consapevole e non spettacolarizzando l'evento su Instagram. Abbiamo una fama da far rispettare e lei non è una nostra degna rappresentante.
Apparentemente fa un atto di coraggio a mangiare una parte di sé, ma magari non ha nemmeno pensato che quello che ha fatto si chiama davvero auto-cannibalismo con tutti i suoi rituali e misteri, e vistosotto questa luce, va a vedere che torna sui suoi passi. E si scopre che non è vero. Se si diffonde la voce che si è auto-mangiata avrà di nuovo i contratti che ha? Boh, aspetto la smentita.
Chi mangia la propria placenta ne è cosciente, non si vanta e nemmeno pensa alla propria pelle, al massimo pensa alla montata lattea, anche se c'è chi come me non ha pensato a niente.
Non avendo io contratti milionari da difendere, vi spiego com'è funzionato, per me.
Sono quasi sicura tra l'altro di averlo accennato a mia suocera, come vi spiegherò, asumendo el tema catalogandolo nei file "curiosità e affini".
Non ho avuto molte elucubrazioni mentali, ero in un trip metafisico perché avevo appena partorito mio figlio da sola, nella vasca da bagno in meno di dieci minuti, non mi sono posta il "problema", non ho pensato ai benefici della placenta per il mio corpo, non ho proprio pensato all'atto in sé, credo che l'unica cosa che i miei 4 neuroni in quel momento abbiano potuto coordinare è: "perché no? Se hai partorito così, a sto punto facciamo qualcos'altro e togliamoci sta curiosità", non ero lucidissima, a mente fredda pure io guardando la Galanti avrei detto "bleah, che schifo" ma alla luce dei fatti vi dico un paio di cose.
Devo riconoscere che la MIA placenta non mi ha fatto schifo, né vederla né mangiarla.
Come non mi ha fatto schifo la cacca del mio bebito (è vero o no, che la cacchina dei nostri bebé, pur essendo uguale a tutte le altre, non ci fa così schifo?) anche la mia placenta mi suonava familiare.
Sul sapore, sfatiamo UN MITO: sa del frutto (solitamente) a cui si accompagna. Non ha un sapore proprio e frullata (ora scendo nei particolari, così sazio la vostra voglia di splatter) non se ne percepisce la fibrosità e consistenza.
Quindi la mia sapeva di anguria e la ricordo quindi rinfrescante e dolce. Avevo la gola arsissima, perché sì, ho avuto un travaglio veloce e un parto laser, ma non ho bevuto acqua in 12 ore durante l'estate che sarà ricordata come la più bollente del secolo.
Solo adesso, a distanza di quasi tre anni, in seguito allo scoppio della polemica, mi rendo conto che sì, evidemente non è qualcosa di così normale.
No-no, non volevo dire normale tipo "stasera mi faccio la placenta impanata" ma non credevo che destasse tanta curiosità.
Sono io quella strana, vero?
Piuttosto mi ha dato fastidio che venisse alla luce quest'abitudine grazie alla Galanti, questo sì che è davvero molesto! Perché non citare una donna qualunque? Una che magari ha coerentemente scelto di partorire in casa, seguendo la tradizione dalla A alla Z, mica come questa qua che prima fa il cesareo programmato per non perdere la forma (anche se ne ha tutto il diritto) ma poi cambia rotta e si frulla e beve la placenta, passando di palo in frasca, dal mega ospedale futurista super attrezzato ad una tradizione millenaria in versione chic.
Probabilmente perché voleva rubare il podio per le scelte più azzardate ad Angelina Jolie, non certo quindi perché intimamente convinta di fare qualcosa di buono, a dispetto di quello che dice.
Perché purtroppo adesso sembra che sia solo una moda, invece che una tradizione che ha addirittura -udite udite- fondamenti medici.
Il resto della mia placenta? Sotterrata. Perché sono una persona coerente.
Ho ritrovato pure una mia foto, con il bicchierozzo da birra in mano, stesa nel letto, Marc a lato, sconvolta ma felice. Foto che continuerò a non mostrare. IO.
Fossi incinta e fossi in voi, io lo farei. Vi assicuro che la sensazione di schifío vi cambia, essendo roba vostra, avrete un'altra percezione.
E da vegana - lo scrivo piccolissimo perché non voglio provocare e aprire un altro capitolo- oso dire: come fa a fare schifo la placenta ma non la caseula (per i non lombardi: viscere di bovino cotte per ore) o altre prelibatezze come i rognoni, le cervella....dai...un po' di coerenza! Certe facce schifate le potrei accettare solo da vegani!
Sono curiosità e chissà bei ricordi e anche -dai sì- tradizioni da mantenere.
Però, per favore, niente foto in Instagram.
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