Le tre assieme studiano un piano per fargliela pagare a carissimo prezzo....
Siamo in estate e ormai siamo abituati che sui nostri schermi, tranne le eccezioni di blockbusters in contemporanea mondiale ( qualcuno ha detto Transformers 4? ) che comunque incassano anche oltre il preventivato nonostante la stagione facendoci chiedere il perchè per i nostri distributori ed esercenti cinematografici, la stagione finisca a giugno, a sorbici degli innominabili fondi di magazzino, horrorazzi che non passerebbero neanche in seconda serata su Italia Uno e filmacci balneari disgustosi.
A volte accade anche di trovare un film come Tutte contro lui, una commedia di Nick Cassavetes, uno che francamente prometteva altro nella sua carriera , moderatamente sboccato e volgare, moderatamente contro il bigottismo perbenista di tanto cinema americano che sotto una scorza di trasgressione si presenta con il suo vero volto reazionario e moralista, un qualcosa che però non scivoli nella farsa di basso livello alla Apatow per esempio.
Tutte contro lui è una commedia che va a strappi, un po' troppo lunga e arzigogolata forse, ma non annoia più di tanto e estorce anche più di un sorriso col suo femminismo ostentato e blandamente irriverente disegnando un mondo di lustrini e pailettes in cui gli uomini sono solo modeste figurine di cartone o al massimo Don Giovanni da strapazzo il cui cervello si è spostato anatomicamente tre palmi sotto il mento.
I tempi comici di Cameron Diaz e Leslie Mann sono ben calibrati sulle loro differenze anche fisiche ( una cammellona la Diaz , mentre la Mann è piccola e minuta), il bel Nikolaj Coster-Waldau ( veramente bello, se non fossi etero cadrei ai suoi piedi) esce dal troiaio ( letterale , tra incesti e quanto altro) de Il trono di spade e indossa con apparente disinvoltura anche gli abiti moderni e rappresenta il demone assoluto contro cui deve combattere questo manipolo di femministe dell'ultima ora, prima felici di dividere i piaceri sessuali con uno stallone di razza come quello e poi impazzite di rabbia quando scoprono di non avere l'esclusiva.
Eh eh eh a volte sono strane 'ste donne...
Ecco perdere l'amore e trovare l'amicizia, quella vera, è la concessione che Tutte contro lui fa alla retorica , e il simbolo è quella sequenza ( che si poteva pure evitare) anima e 'core in cui tutte e tre sono abbracciate di fronte a un tramonto con un sole rossissimo che si nasconde al di là dell'orizzonte.
Dotato di una sceneggiatura non esattamente a prova di bomba ma a volte inerte e sfilacciata, Tutte contro lui diventa un divertissement quasi innocuo proprio per la bravura delle sue interpreti che riescono a nobilitare e a rendere scoppiettante un copione poco originale.
Sequenza cult: la moglie che per rendere la pariglia al marito fa leccare il suo spazzolino da denti dall'enorme alano che si porta dietro e per finire in bellezza lo sciacqua nel water.
Di questi tempi ci si accontenta di poco....
( VOTO : 5,5 / 10 )