Questo post lo prendo a prestito da Dania, una blogger cinica, divertente, riflessiva,
anche se
in queste parole non c'è cinismo, ma tanta verità/normalità che (credo) ognuno di noi porta dentro.
"C’è che io le scelte che non ho fatto, le decisioni che non ho saputo prendere, le storie in cui non ho avuto il coraggio di tuffarmi le vivo tutte nella mia testa.
Passo giornate intere, nella mia fantasia, a continuare amori mai nati, a fare lavori che non ho fatto, a dire frasi che non ho mai detto, a costruire castelli in cui non ho abitato, a baciare bocche che non ho baciato, a prendere treni che non ho preso, a scrivere frasi che non ho scritto, a sorridere nei momenti giusti, a dire resta a chi, invece, se n’è andato, a dire ti amo al posto di gridare ti odio, a dire proviamo al posto di finiamo, a essere felice invece di essere triste.
Passo giornate intere a vivere la mia vita e le vite che non ho vissuto, tutte insieme, tutte nel cervello, negli occhi e nel cuore.
Passo giornate intere a vivere così tanto che poi, la sera, sono distrutta.
Ma non riesco mai dormire, perché, di notte, c’è tanta, ancora tanta vita perfetta da immaginare."
ps
Io non sono una persona melodrammatica eh!
E' che è un periodo un po' così... rifletto un po' troppo accidenti a me. Fortuna c'è lo Iuav a distrarmi!