Aprositus, l'inaccessibile. Così, pare l'avessero chiamata i romani, l'isola vagante nell'atlantico. Poi, Antilia, il nome che le diedero i portoghesi, prima che divenisse, ufficialmente l'isola di San Borondon, dal nome di Brendan from Clonfert, monaco irlandese che un bel giorno della sua vita (480-576) decide di imbarcarsi, insieme ad altri 14 monaci, alla ricerca del paradiso terrestre. E, a quanto pare, dopo 40 giorni di navigazione, lo trova!
Da qualche parte, ad ovest delle Canarie, al largo dell’isola di El Hierro.
Leggenda o no, gli abitanti delle Canarie, per tutti questi secoli hanno continuato a credere fermamente nella sua esistenza, e continuano ad esserci dettagliati rapporti, da parte di marinai che hanno tentato di avvicinarsi all'isola, che ne hanno visto le coste, le montagne e le valli, prima che tornasse a sparire, inghiottita dalla nebbia. Qualcuno asserisce perfino di essere riuscito a sbarcarvi, per breve tempo.
Ad ogni modo, i trattati internazionali continuano a recare traccia della clausola apposta dal Regno di Castiglia, e risalente alla conquista delle Canarie, che parla di sovranità sopra "le isole Canarie, già scoperte o ancora da scoprire ... ": ché non si sa mai!
Comunque, ancora nel 1958, la rivista ABC pubblicava a pagina 6 del numero del dieci agosto un articolo con una fotografia dell'isola vagante.
Poi, naturalmente, nel 2004, precisamente il 22 settembre, un aereo di linea della compagnia australiana Oceanic Airlines ...