Sono emerse tantissime novità dall'evento dedicato a Windows 10: dall'interfaccia utente al nuovo browser Project Spartan, passano per l'app Xbox, Cortana, le DirectX 12 e un futuristico visore olografico.
Nelle ultime settimane si è parlato molto dell'evento Microsoft legato a Windows 10 che, secondo rumor e indiscrezioni, avrebbe portato anche molte novità riguardanti l'ambito videoludico.
Dopo aver ufficialmente presentato la release principale del sistema operativo lo scorso settembre e aver spiazzato tutti con l'insolita numerazione che ha puntato dritto per dritto al numero dieci, quasi a voler sottolineare che con la cifra tonda si sarebbe trattato di un Windows totalmente nuovo, il colosso di Redmond ha dato il la a una fase di testing diffusa affidandosi a sviluppatori, giornalisti e appassionati che hanno saturato i forum dedicati con tonnellate di messaggi e discussioni volte a segnalare bug e proporre modifiche. Lo stesso Terry Myerson, Executive Vice President of Operating Systems, che nella mattinata americana di ieri (alle 18.00 in Italia) ha aperto le danze dell'evento, ci ha tenuto a ringraziare per i feedback forniti dagli oltre 1,7 milioni di Windows Insider che per lavoro, passione o per pura curiosità hanno scaricato la prima versione preliminare di Windows 10 dando un aiuto fondamentale in fase di testing. Come ha ribadito più volte infatti, per gli sviluppatori di Microsoft avere la possibilità di entrare in contatto direttamente con gli utilizzatori del nuovo sistema operativo è fondamentale per la riuscita dell'intero progetto: l'obiettivo è quello di migliorare un passo alla volta i molti aspetti di una piattaforma giustamente tutt'ora acerba ma sulla quale Microsoft punta moltissimo e che non può assolutamente permettersi alcuno scivolone al lancio. L'idea è quella che ogni opinione abbia un peso nella realizzazione della versione finale, e per quello che ci è dato vedere, la strada sembra proprio essere quella giusta.
Unico e indivisibile
Windows è un sistema operativo costruito principalmente per un'utenza business, ma che con la diffusione capillare di dispositivi portatili come smartphone e tablet ha dovuto necessariamente trovare una soluzione comune a tutte le tipologie di utilizzo.
Ecco allora che alla base di Windows 10 c'è un'interfaccia utente integrata, a metà tra quella della settima e della poco fortunata ottava release, che coesistono insieme mischiando quanto di meglio entrambe hanno da offrire. Risulta quindi chiaro come Microsoft stia puntando alla massima integrazione di diversi dispositivi all'interno di un comune e versatile ecosistema: il nuovo Windows 10 è in effetti un sistema unificato che ripropone la stessa interfaccia su PC e dispositivi mobile provvisti di touch screen, con funzioni comuni a tutti i device per garantire un'esperienza il più possibile fluida e intuitiva. Nel menù Start coesistono l'elenco di programmi e cartelle con l'interfaccia Metro, con la possibilità di ridimensionarla per andare ad occupare l'intero schermo e avere accesso a tutte le applicazioni installate sul sistema. Visto che l'integrazione tra dispositivi risulta di primaria importanza, sul palco hanno dimostrato come bastasse semplicemente sfilare la tastiera da un Surface Pro per far entrare in funzione la modalità touch, con finestre che di default vanno ad occupare tutto lo schermo per una migliore gestione dei contenuti con le dita, e il menù che diventa disponibile solamente con l'interfaccia Metro.
Questa nuova funzione viene denominata Continuum e permette inoltre la completa interazione tra gli hardware, non solo tra quelli personali ma anche tra quelli dei colleghi nella stessa azienda o tra i membri della famiglia, implementando gesture che permettono in modo intuitivo e veloce di scambiarsi file e condividere video, musica e foto tra gli appartenenti alla stessa rete. Sul fronte dello sviluppo tutto ciò si traduce nella possibilità per le software house di lavorare alle loro applicazioni sviluppandole su una base comune, indipendentemente dal fatto che verrano utilizzate su tablet, su PC o su smartphone. Su Windows 10 arriverà anche Cortana, la personal assistant virtuale pronta a fornirci consigli, fare ricerche e renderci più produttivi sul lavoro grazie alla totale integrazione con il motore di ricerca Bing e di tutte le app installate sul sistema. Il livello di interazione e l'accuratezza del linguaggio e delle risposte dimostrati da Cortana sembrano già ottimi: la voce femminile dell'assistente virtuale Microsoft scorre fluida e sinuosa senza evidenziare incertezze, aumentando la curiosità di provare la versione italiana. Confermando le indiscrezioni dei giorni scorsi, con il nuovo sistema operativo Windows, Internet Explorer va in pensione, rimpiazzato dal nuovo browser attualmente nominato provvisoriamente Project Spartan. L'interfaccia è stata completamente ridisegnata per integrarsi meglio allo stile grafico di Windows 10, integrando tutta una serie di nuove funzionalità volte a renderne l'utilizzo più semplice e immediato. È possibile salvare le pagine come immagini e modificarle a piacimento aggiungendo note testuali o grafiche, creare una lista di lettura consultabile offline e condividere contenuti attraverso i social network o con i propri contatti.
Xbox arriva su Windows 10
Con la nuova release del sistema operativo, Microsoft sembra quanto mai intenzionata a porre rimedio alla fallimentare esperienza di Games For Windows Live, che esordì in concomitanza con l'altrettanto fallimentare Windows Vista e non riuscì mai a imporsi come piattaforma di riferimento per i videogiocatori PC.
Con gli anni le cose sono cambiate radicalmente, Steam ha sopperito a questa mancanza e la società di Redmond si è trovata nel paradosso di avere milioni di giocatori che utilizzano giornalmente la sua piattaforma, ma senza riuscire in alcun modo ad avere un contatto diretto con loro. L'unico modo era quello di sfruttare l'enorme lavoro fatto dalla divisione Xbox, che negli anni ha saputo costruirsi una community di più di 15 milioni di membri e soprattutto un'infrastruttura online solida e altamente performante, esattamente quello di cui ha bisogno Windows per ritornare protagonista anche nella sfera videoludica. Phil Spencer in persona ha annunciato l'arrivo dell'applicazione di Xbox su Windows 10, una sorta di hub virtuale con il compito di integrare l'esperienza ludica della home console Microsoft con quella PC, in primis implementando semplici funzioni come la lista amici, la chat vocale e testuale e la condivisione di screenshot, video e filmati di gameplay con i propri contatti e follower.
La vera chicca però è la possibilità di mandare in streaming i titoli da Xbox One direttamente su altri dispositivi connessi alla stessa rete: utilizzando un Alienware Area 51 connesso alla stessa rete di Xbox One, Spencer ha giocato per una manciata di secondi a Forza Horizon 2 su PC, che sembrava girare senza incertezze sul fronte del framerate con una qualità visiva eccelsa, anche se l'incognita latenza rimane tutt'ora da verificare. L'annuncio dell'arrivo di Fable Legends anche su PC ha invece dimostrato la totale integrazione tra le due piattaforme sul fronte del multiplayer crossplatform, oramai fruibile in ogni sua declinazione indipendentemente dal fatto che si stia giocando su PC o Xbox One. L'importante è avere il titolo. Non è ancora chiaro se questa sarà una funzione integrata in tutti i giochi che arriveranno sulle piatteforme Microsoft o se verrà implementata a discrezione dei singoli studi di sviluppo facendo particolare attenzione al bilanciamento tra chi utilizza il pad e chi invece preferisce mouse e tastiera. Un'altro argomento di primaria importanza è l'arrivo delle DirectX 12, le nuove API di Windows 10 che promettono netti miglioramenti in termini di velocità, efficienza e, ovviamente, resa visiva. Il secondo punto è particolarmente interessante: in tal senso i titoli basati sulle nuove librerie grafiche andranno a consumare meno energia al pari di una resa visiva simile, allungando la vita della batteria per giocare più a lungo anche su tablet e smartphone. Inoltre la migliore gestione delle risorse hardware permette di renderizzare scene molto complesse senza soffrire di cali di framerate e colli di bottiglia computazionali, di fatto migliorando le prestazioni di ogni PC. Le DirectX 12 saranno implementate nativamente sull'Unreal Engine 4 sviluppato da Epic e anche su Unity, aprendo scenari interessanti anche sul fronte dei titoli indipendenti.
Ologrammi dal futuro
In chiusura Microsoft ha finalmente annunciato il tanto vociferato dispositivo di realtà aumentata, HoloLens, con il quale si propone di rivoluzionare radicalmente l'interazione tra la tecnologia e il mondo che ci circonda.
Il visore è composto sostanzialmente da un paio di lenti orografiche ad alta definizione in grado di mostrare proiezioni virtuali nell'ambiente circostante. Avete presente quando la Principessa Leila apparire davanti a Luke Skywalker tramite un ologramma in Star Wars: Una Nuova Speranza? Ecco, stessa cosa, ma con la necessità di indossare un visore. Come per tutto il resto, anche per questa tecnologia la parola d'ordine è integrazione, e le API necessarie agli sviluppatori per creare contenuti fruibili attraverso Microsoft HoloLens saranno integrate direttamente in Windows 10 aprendo a tutte le software house le porte di questa nuova tecnologia. Per trasformare in realtà ciò che fino ad adesso abbiamo visto solamente al cinema, però, è stato necessario affiancare alla CPU e alla scheda grafica tradizionali, un terzo processore, chiamato "holographic processing unit", dedicato esclusivamente alla gestione degli ologrammi. Il visore comprenderà audio tridimensionale e sensori avanzati per la gestione dello spostamento dell'utente in un ambiente tridimensionale, adattandosi alla conformazione della stanza e variando di conseguenza la dimensione e la prospettiva della applicazioni visualizzate. La cosa interessante è che, a quanto pare, non ci sono cavi e non c'è nemmeno bisogno di un PC collegato per farlo funzionare, rendendo il dispositivo estremamente pratico e facile da utilizzare. Ovviamente l'annuncio di HoloLens e la sua breve dimostrazione sul palco dell'evento Microsoft hanno sollevato una marea di dubbi e curiosità a cui si potrà dare risposta soltanto una volta provato il dispositivo con mano. In tal senso il primo appuntamento utile sarà la prossima Game Developers Conference di San Francisco, dove verranno mostrate più nel dettaglio tutte le funzionalità di questa nuova e rivoluzionaria tecnologia che avrà implicazioni interessanti anche in ambito videoludico. A sorpresa il lancio è previsto in concomitanza con Windows 10, quindi entro l'anno. In ultimo ricordiamo che il passaggio a Windows 10 sarà gratuito, per il primo anno di presenza sul mercato, per coloro che possiedono Windows 7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1 e che per gli Insider arriverà la prossima settimana una nuova build comprensiva di tutte le nuove feature.