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"Tutte le scope nuove scopano da dio"

Da Wummina @womenusersman
...dice sempre mia madre, che è una gran donna.
E all'inizio non può che essere così, solo che poi quello che ci frega è l'illusione che un momento duri per sempre e se ci facciamo fregare, se siamo così bravi nel farci fregare, è perché non ci ricordiamo mai di essere degli animaletti destinati a trasformarci in cenere e alla cenere tornare sotto forma di materiale organico a decomposizione rapida.
Essendo animaletti mortali, nessuno di noi può anelare all'immortalità assoluta. Nessuno. Nemmeno Dante, Foster Wallace, Whitman, la Bronte e Michelangelo.
Il tempo della terra si misura in eoni.
Poco meno di quattordici miliardi di anni fa l'Universo non c'era.
Tra quattordici miliardi di anni, ci auguriamo si legga ancora l'Odissea, ma non è detto.
Il tempo da solo non esiste, ma c'è solo in funzione di qualcos'altro o qualcun altro, come misura della sensibilità di un soggetto, o variabile legata a uno spazio o una sensazione.
Non ci credi? Ti chiedi cosa significhi?
Prova a pensare a una di quelle riunioni che sembrano non finire mai, o a quando non avevi ancora l'età per la patente, o eri in prima elementare e la metà della tua vita stava in una mano con anulare e mignolo chiusi, e alla durata di un martedì mattina, un minuto dopo l'altro.
E poi pensa ai tre giorni in gita al liceo: pulmann, camere, cose da vedere, panini e camere, sperando che i prof non ti sgamassero.
Quindi?
Niente. Se il tempo (da solo) non esiste, tocca smetterla di pianificare (o di cercare di pianificare) quello che pianificabile non è e godere di ciò che ci piace, allontanarci da quello che ci fa schifo e guardare il cartello.
Mentre guardiamo il cartello, poi, sarebbe davvero fighissimo riuscire anche ad apprezzare quello che di bello ci capita, sbattendocene del resto.

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