Tutte le strade portano a Kaunas

Creato il 16 marzo 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

È curioso come una nazione di soli tre milioni e e mezzo di abitanti come la Lituania, sforni una numerosa colonia di talenti capaci di conquistare i palcoscenici cestisti più blasonati del mondo. Da diverse stagioni la nazionale cestistica principe delle Repubbliche Baltiche vanta una collezione di giocatori che ha le proprie radici nel medesimo porto, Kaunas, sede dello Zalgiris, importante realtà dell’Eurolega. La squadra della città affacciata sul fiume Neris rappresenta il trampolino di lancio ideale per i tanti giovani rampanti che escono dalle scuole basket della Lituania: dai moderni Lavrinovic e Jasikevicius sino ai più datati Sabonis e Stombergas.

I verdi, reduci dalla convincente vittoria ottenuta contro il Panathinaikos, sono pienamente in corsa per l’accesso ai quarti di finale, sostando in quinta posizione con un record di quattro vittorie e sei sconfitte nel girone E, alla pari con l’Alba Berlino e solamente a una vittoria dal PAO. Dietro le corazzate Real Madrid e Barcellona, e probabilmente anche dietro al Maccabi Tel Aviv che pare avere una marcia in più, lo Zalgiris si candida al ruolo di possibile mina vagante, capace di sorprendere le formazioni più blasonate.
Roccaforte dei talenti lituani, lo Zalgiris edizione 2014-2015 ha spalancato le porte agli stranieri per risultare più competitivo e completo, con l’ingaggio di Will Cherry, autentica sorpresa della seconda fase di Eurolega; la guardia americana, classe 1991, ha siglato 18 punti nella vittoria contro i greci, impressionando per maturità e completezza che hanno convinto i Cleveland Cavaliers a draftarlo la scorsa stagione. James Anderson in NBA c’è già stato vantando esperienza a San Antonio e Houston, ma a Kaunas ha trovato una perfetta dimensione, certificata da 14 punti e 6 rimbalzi confezionati nella massima competizione continentale. Coach Krapikas, ha avuto il merito di amalgamare le new entry oltre oceano con la colonia di lituani, che da sempre costituisce l’ossatura dello Zalgiris.

Robert Javtokas, centro veterano della nazionale che viaggia a 6 punti e 5 rimbalzi, e Darius Songalia, ala classe 1978 e primo lituano a conquistare l’America con la casacca dei Sacramento Kings, vivono gli ultimi scampoli di una carriera che li ha visti scrivere pagine importanti della pallacanestro globale con la loro Nazionale. Un processo di trasformazione avvantaggiato dalla figura di Sarunas Jasikevicius, da settembre nelle vesti di vice allenatore, capace di sfruttare il proprio carisma e leadership per risultare un fattore importante anche fuori dal parquet, dopo essere stato uno dei migliori giocatori europei di sempre a calcare i parquet Mondiali (peccato solo per l’avventura NBA durata troppo poco).

Nel girone E che finora ha qualificato solo il Real Madrid, la strada dello Zalgiris Kaunas verso i quarti di finale passa attraverso la proibitiva trasferta a Tel Aviv, prima di ospitare il Barcellona a Kaunas. Le corazzate di Goodes e Pasqual sulla carta vantano un roster più profondo e ricco di talento, ma il binomio Lituania e Jasikevicius, si sa, riescono sempre a stupire.

 

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