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tutte le strade portano a roma (part IV)

Creato il 09 settembre 2010 da Pesa

Attenzione! Attenzione! Quarta parte del racconto più emozionante dell'estate duezerodieci al sole (ma che fisico!). TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA ormai è in prossimità della linea del traguardo, i nostri due eroi (uno sarei io, io sono un mio eroe. Io ho molta autostima) ormai stanno per tornare sulle rive natie, ma non prima di aver affrontato una notte mirabolante in quel di Roma. Quindi ecco la parte forse più assurda e surreale di tutto quanto il viaggio.
TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMARacconto dell'odissea che portò Pesa e Frederich al concerto del 1° Maggio 2006
PARTE IV
Una volta finito il concerto -8 ore ininterrotte di musica dal vivo massacrante- era ormai giunta l'ora di riposare le nostre povere membra ridotte a poco più di uno straccetto. Ovviamente con il preavviso di partenza di appena 5 ore non avevamo fatto in tempo a cercare un ostello, una camera, un rifugio, insomma un posto dove passare la notte. Il nostro scopo infatti era dormire in una piazza capitolina «Dai figurati se a Roma non troviamo una piazza dove dormire, al limite come finisce il concerto dormiamo in piazza San Giovanni». Questo era il nostro piano.
Andati via dalla piazza, con il concerto che regalava le ultime battute, decidemmo di fare un giro notturno per Roma, in modo da far scemare la situazione attorno al loco che ci avrebbe dovuto fornire riparo. Appena partiti ci imbattiamo subito in un ambiguo personaggio: completamente bianco, con la pelle superabbronzata (ovvio utilizzo di lampade), vestito da testa a piedi con indumenti di marca Prada. Truzzo «Aò a belli! Ascoltateme n'pò, ma non è che c'avete du euri da prestarme!? »Fred -dopo una lunga occhiata al suo abbigliamento- «Ma come!? Tu vieni a chiedere 2€ a noi nonostante sia vestito completamente Prada, minimo hai 1000€ di roba addosso»Truzzo «Eh oh ragà lo so, però che ce vò fà, quando la situazione è grigia nun c'è altro da fà»Fred «Mmm eh va bene dai, tieni».Il truzzo ringrazia e andiamo via. Cammina, cammina, cammina ci stanchiamo malamente. Camminammo circa 2 ore se non ricordo male, una bella camminata tutto sommato, ammirando le bellezze che la città eterna ci offriva, finchè non imboccammo Via Cavour. Voltandoci sulla sinistra in una traversa, esattamente Via Degli Annibaldi, da lontano notammo degli archi «Eh guarda che figo! Chissà cosa è! Dai avviciniamoci». Beh secondo voi cosa potevano essere quegli archi? Essendo a Roma che razza di vaneggio ci siamo fatti e soprattutto come non ci siamo arrivati all'istante a capire che edificio era? Non c'è bisogno di ripondere, eravamo giovani e pieni di belle speranze condite da tanta tanta stanchezza. L'ora era ormai tarda, dovevamo andare a dormire. Torniamo in piazza San Giovanni.
Cumuli di immondezza alti 1m, spazzini che pulivano con mezzi del futuro tutta la piazza dalla merda lasciata in giro dalla gente, polizia a destra e a manca. Questo era quello che si presentava ai nostri occhi una volta tornati nel luogo del concerto, ergo non si può assolutamente dormire li, ergo dobbiamo cercarci qualche altro posto. Ora non so se siete mai andati in giro per Roma a orari improponibili (tipo le 2 di notte), incontrerete i più assurdi personaggi che il genere umano abbia mai proposto, e quindi noi ora avevamo una fila di borseggiatori, ladri, assassini e criminali alle spalle, pronti a cogliere un nostro momento di debolezza per sopraffarci. E allora ci lanciamo alla ricerca di un alloggio vero e proprio: TUTTO ESAURITO OVUNQUE. Camminando sconsolati in Via Emanuele Filiberto ci colpisce un'insegna: Hotel President. Albergo 4 stelle, al centro di Roma, noi siamo estremamente sporchi ma d'altronde siamo in missione per conto di dio, quindi abbiamo qualche speranza.
(Prima di raccontare il nostro ingresso all'Hotel President penso sia il caso di descrivere le condizioni mie e di Fred. Io avevo ancora i capelli lunghi -ebbene si anche io son stato un alternativo capellone-, jeans sporchissimi, una felpa lurida e uno zaino gonfissimo sulle spalle. Fred non era da meno, solo che non aveva i capelli, lui aveva dei capelli normali fortunatamente, però a prima vista sembravamo due zingari in cerca di bambini, donne e lavoro da rubare agli italiani).
Receptionist -guardandoci con aria diffidenti ma piena di misericordia e carità «Buonasera Signori»Io e Fred -con tono stanco, ma pieni di speranza «Buonasera, senta quanto viene una singola per stanotte?»Receptionist «Eh, una singola....non ne abbiamo libere mi spiace, al massimo -un attimo di pausa- posso darvi una piazza e mezzo»Fred «Quanto dovrebbe venire a costare?»Receptionist «Una piazza e mezzo, una piazza e mezzo...posso fare 108€Fred -rivolgendosi a me- «Ascolta non possiamo trovare altro, se usciamo ci uccidono secondo me, la prendiamo?»Pesa «Prendiamola!»Passammo la notte all'Hotel President di Roma, uno degli alberghi più lussuosi della città. Dormimmo poche ore, ma fu il sonno più piacevole di tutta la nostra vita, neanche i bambini dormono cosi bene.
*tornati a casa controllammo il prezzo di una piazza e mezzo per una notte, al tempo costava 402€. Ora i prezzi son stati abbassati. La pietà che abbiamo fatto al receptionist è stata la nostra arma vincente!

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