La
violenza sulle donne è una triste realtà che emerge dai resoconti della cronaca quotidiana, ma che non appartiene solo alle nostre società contemporanee. Vi è da dire, a onor del vero, che la condizione delle donne è in realtà migliorata con il tempo e quella che oggi ci appare, giustamente, come una intollerabile violenza di genere, anticamente era presente in percentuale certamente maggiore ed era il risultato di condizioni di vita indubitabilmente peggiori.
Un aspetto particolarmente sgradevole delle violenze sulle donne è rappresentato dal fatto che, molto spesso, gli autori dei delitti sono proprio i partner: secondo questi grafici pubblicati dall'
Economist, su dati di
Lancet,
Science e
WHO, il
39% degli omicidi e il
30% delle violenze fisiche e sessuali, a livello mondiale, sono commessi dal partner. La media però è ingannevole. Infatti, in giro per il mondo, la percentuale varia enormemente: nel Sud-Est dell'Asia vi è il più alto numero di omicidi commessi da partner, il
62% circa, e nell'Africa Centrale sub-sahariana si annidano le più alte percentuali di violenze fisiche e sessuali sulle donne, commesse sempre dal partner, più del
65%. In Europa e Nord America, al confronto, gli omicidi da parte dei partner sono intorno al 20%, mentre per le violenze fisiche e sessuali bisogna distinguere, quando si parla di Europa, tra Europa Occidentale, con percentuali simili al Nord America, cioè sempre intorno al 20%, ed Europa Orientale e Centrale, con percentuali vicine al 30%.
Due parole sugli studi sui quali sono basati i grafici:
Lancet, che si occupa dei femminicidi, ha preso in considerazione i dati di 66 paesi dal 1983 al 2011; Science e WHO si basano invece su 144 studi condotti in 81 paesi dal 1983 al 2012.
Ecco i collegamenti a due delle fonti citate:
Lancet e
WHO.
Quali considerazioni si possono fare riguardo queste statistiche? L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la violenza contro le donne un problema di proporzioni epidemiche. Quando non porta alla morte della donna, ha un impatto straordinario sulla sua salute mentale e fisica: tra le conseguenze più gravi vi sono la depressione, l'abuso di alcol, le infezioni trasmesse sessualmente e, ovviamente, i problemi riguardanti le gravidanze indesiderate e le conseguenze per il nascituro.
Depression – Partner violence is a major contributor to women’s mental health problems, with women who have experienced partner violence being almost twice as likely to experience depression compared to women who have not experienced any violence.
Alcohol use problems – Women experiencing intimate partner violence are almost twice as likely as other women to have alcohol-use problems.
Sexually transmitted infections – Women who experience physical and/or sexual partner violence are 1.5 times more likely to acquire syphilis infection, chlamydia, or gonorrhoea. In some regions (including sub-Saharan Africa), they are 1.5 times more likely to acquire HIV.
Unwanted pregnancy and abortion – Both partner violence and non-partner sexual violence are associated with unwanted pregnancy; the report found that women experiencing physical and/or sexual partner violence are twice as likely to have an abortion than women who do not experience this violence.
Low birth-weight babies – Women who experience partner violence have a 16% greater chance of having a low birth-weight baby.
image credit economist.com