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Da Astonvilla
TUTTI A CUBA!
Pannoloni piu' venduti dei pannolini: accade in Giappone, paese sempre piu' longevo e sempre piu' anziano, ma e' il destino che attende anche l'Italia, dove gli over65 sono il 21% e diventeranno il 35% entro il 2030 e dove il tasso di natalita' e' fra i piu' bassi del mondo. E contemporaneamente cresce un nuovo business di prodotti per la terza e la quarta eta', fatta appunto di pannoloni ma anche di omogeneizzati e alimenti speciali. Basti pensare che in Italia sono oltre 1,2 miliardi i pannoloni venduti, spiega Niccolo Marchionni, presidente della Societa' italiana di cardiologia geriatrica.
''Se in Giappone gli over65 attualmente sono il 23%, e diventeranno il 40% nel 2060, in Italia le cifre non si discostano di molto - precisa il geriatra - Adesso infatti sono il 21%, e nel 2030 diventeranno il 30-35%''. Per la precisione, secondo le cifre della Fondazione italiana continenza, che lunedi' 14 maggio presentera' a Milano una ricerca sul tema, le persone che ne soffrono in Italia sono 4 milioni, di cui un milione in forma grave. A soffrirne sono soprattutto le donne rispetto agli uomini (12% contro 2%). Secondo i dati di Assobiomedica, nel 2011 sono stati venduti 1,2 miliardi di pezzi di pannoloni, ma il dato e' sottostimato e potrebbe essere piu' alto del 25%.
E lo sara' ancora di piu' nei prossimi anni. Attualmente infatti l'aspettativa di vita e' di 79,2 anni per gli uomini e 84,5 per le donne, il tasso di fertilita' e' di 1,2-1,3 figli per donna, ma nel prossimo prossimo futuro ci sara' 'un'esplosione' dei molto anziani. ''Dal 1951 al 2030 - continua Marchionni - ci sara' un aumento del 200% della fascia d'eta' 75-85 e di ben il 750% degli over85. Con un problema di sostenibilita' economica per lo Stato, sia per quanto riguarda le pensioni, che per i costi di assistenza sanitaria''. Per il futuro bisognera' quindi attrezzarsi, e il mercato in parte lo sta gia' facendo, anche se un po' in ritardo rispetto a quanto avviene all'estero. ''Si sta sviluppando un segmento di mercato alimentare - aggiunge Marchionni - per gli anziani, affetti gravi problemi di malnutrizione, soprattutto quando colpiti da forme di demenza. Ci sono quindi integratori calorico-proteici, per dargli un buon apporto di queste sostanze, e addensanti e sostanze semiliquide, simili a omogeneizzati''. Chi soffre di demenza infatti, ingerendo sostanze liquide, corre il rischio di avere broncopolmoniti da ingestione. ''Ecco perche'-conclude - e' in crescita un mercato di prodotti semi-addensanti a chi ha problemi di deglutizione, che si possono dare in sicurezza''.

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