Tutti all'Elefantentreffen

Da Motociclistidatavola
Allora, dato che ai miei appelli su FB rispondete in pochi vi scrivo un bel post per convincervi a seguirmi nel progetto Elefantentreffen. Intanto di cosa stiamo parlando. Allora, l'Elefante è un raduno mooooolto famoso che si tiene in diverse località, a dire il vero, dal 1956. Cioè l'anno in cui nasceva il Babber si teneva il primo raduno. Un po' di storia: La prima edizione nacque come raduno delle motociclette Zundapp -KS-601-Gespanne, le moto militari utilizzate dall' esercito tedesco durante la II WW e soprannominate appunto "Elefanten". Quello più famoso, quello cui tutti si riferiscono, è quello che si tiene a Solla, in Germania. Parliamo di circa 800 km da Ravenna e circa 200 km da Munchen. Si tiene a fine gennaio, dura solo tre giorni.
Perchè partecipare? Perchè è un po' da pazzi, freddo, fango se non ghiaccio e neve, dormire in tenda, centinaia e centinaia di motociclisti da ogni parte d'Europa che emanano fragranze inumane fra sudore, caldo, barbe, baffi, alcool, birra, fumo, carne, cibo. Tre giorni in cui se siam fortunati ci si lava la faccia una volta, ci si rinfresca con la neve e ci si rinfresca l'alito con un rutto. Tre giorni in cui i cellulari servono solo ad illuminare a terra per cercare l'apribottiglie, tre giorni in cui parlare la lingua della passione per la moto, fra inglese, tedesco, italiano e molti gesti con le mani. Tre giorni in cui sentire le grasse risate dei popoli teutonici esplodere all'improvviso nella vallata, apparentemente senza motivo valido che non sia la birra o una forma di pazzia. Tre giorni in una tenda, piantata a cazzo sul terreno, con la moto al fianco, il fango, il freddo cane. Insomma, forse uno dei peggiori raduni esistenti. Non è divertente arrivarci, tutta autostrada, possibile neve (anzi quasi scontato che la si incontri), strade cosparse di sale che poi rovinano la moto. Freddo indicibile. Cioè voi pensate alla volta che avete avuto più freddo, lì sarà peggio. Ma tanto peggio. E anche mentre saremo lì sarà freddo, sempre. Tutti vestiti impacciati ed ingolfati. Solo qualche fenomeno a torso nudo per dimostrare che non teme il freddo e con una polmonite già prenotata. Lì è divertente anche se fa buio subito quindi nessun concerto, nessun mega evento, solo piccoli capannelli di gente che chiacchiera e gesticola e brinda. Non ci sono sexi bike wash...altrimenti qualcuno morirebbe dal freddo.
Insomma, nono un gran raduno cui partecipare. Però arriva un momento in cui ci si guarda indietro e si vede che son passati i tempi in cui si facevano le cazzate, quelli in cui facevi cose per le quali gli altri, quelli che allora avevano la tua età adesso, scuotevano la testa con un sorriso beffardo, per dire “goditeli adesso che poi invecchi”. Ormai certe cazzate non si fanno più, incastrati fra figli, lavoro, responsabilità ed un ruolo sociale da mantenere, un'immagine che comunque ti sei costruito per stare in questa comunità e che gli altri ti riconoscono. Se a 35/40 anni fai le cazzate di un ventenne sei solo un disadattato. Noi che andiamo in moto, che ci siamo ritrovati questa passione bella ma maledetta ci teniamo dentro un po' quel ventenne, lo teniamo in un angolo della nostra testa e lo facciamo salire in sella con noi ogni volta che accendiamo la nostra moto. Ecco, noi che siamo abituati a vedere il tempo scorrere molto veloce, noi che più di altri ci ricordiamo cosa vuol dire avere vent'anni. Ecco, la nostra cazzata prima dei 40, prima dei 50, prima dei 60 si chiama anche Elefantentreffen. Io vi garantisco che prenderemo freddo, vi garantisco che puzzeremo, che troveremo la neve, che scivoleremo, che imprecheremo. Io vi garantisco tutto questo. Però sono certo che quando ci saluteremo, dopo 3 giorni di tutto questo facendo un cenno con la mano mentre le strade si dividono per gli ultimi km dentro ai vostri caschi brillerà una luce incredibile. La stessa dei vent'anni, la stessa che fa fare le cazzate, la stessa che aiuta a vivere.
Ora, non ditemi che non venite dopo avermi fatto scrivere sta troiata dei vent'anni che non tornano più, della giovinezza, del guardare avanti e trovare un'occasione per rivivere la giovinezza. Non è che ste robe mi vengono così, ci metto impegno a pensarle....

sarà peggio di così, molto peggio.



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