La nuova edizione di WRC offre campionati ancora più realistici e un interessante ciclo giorno-notte
Quando hai "fatto i compiti" fin dal primo giorno, diventa difficile trovare qualcosa che possa stupire i tuoi esaminatori. Nel caso di WRC: FIA World Rally Championship 4, stiamo parlando di un gioco di rally che già dalla prima edizione, forte della grande esperienza di Milestone con il genere, offriva un'accurata riproduzione di tutti i circuiti del campionato ufficiale WRC e delle vetture presenti.
È chiaro che la mancanza di novità può ammazzare un franchise e gli sviluppatori nel corso degli anni hanno provato a introdurre nuovi elementi, dovendo però muoversi lungo un sentiero piuttosto stretto visto che, come già detto, il grosso era stato già fatto. Le auto "classiche" del terzo episodio rappresentavano un ottimo esempio in tal senso, ma sono state inspiegabilmente eliminate con questa nuova edizione. Dunque cos'altro si poteva tentare per rendere più fresca l'esperienza agli occhi degli appassionati di rally? Il primo passo è stato rendere la modalità carriera del gioco ancora più vicina alla realtà, con eventi che si svolgono nell'arco di due giorni e sono composti da tappe che vengono affrontate in momenti diversi. Questo si traduce anche in un cambiamento dello scenario, che ci viene mostrato all'alba, di giorno o al tramonto, con ripercussioni piuttosto chiare sul grip e sulla visibilità a seconda della location. È stata inoltre introdotta la categoria Junior WRC Championship, in cui vengono utilizzate delle maneggevoli Ford Fiesta R2, come primo step di una carriera che ci porterà eventualmente a distinguerci e a strappare nuovi contratti, passando alle competizioni più impegnative delle categorie WRC 3, WRC 2 e WRC, con un conseguente aumento del grado di sfida non solo per la maggiore abilità dei nostri avversari, ma anche e soprattutto per la gestione di vetture man mano più potenti. WRC 4 - Illuminazione e condizioni climaticheScalabilità
Uno dei tratti distintivi dei giochi di guida targati Milestone è da sempre la scalabilità dell'esperienza, ovvero la possibilità di regolare i parametri della guida attorno alle nostre capacità o esigenze. Nel caso di WRC: FIA World Rally Championship 4, questo aspetto viene solo parzialmente gestito dalle impostazioni, che consentono di disattivare la frenata assistita, il sistema ABS e il controllo di stabilità, passando infine dal cambio automatico a quello manuale.
Le differenze più grandi si ottengono infatti confrontandosi con le varie categorie di vetture, cominciando con la prevedibilità delle auto del Junior WRC Championship, che praticamente non derapano e consentono di affrontare curve e rettilinei nella massima tranquillità, per arrivare infine alla potenza indomabile dell'auto WRC, la cui traiettoria va corretta di continuo per compensare la forte propulsione. Avere a che fare con veicoli così differenti non solo contribuisce al senso di progressione, ma anche alla varietà generale dell'esperienza, capace di cambiare radicalmente i propri parametri. In termini di valore simulativo inoltre, i passi in avanti rispetto agli episodi precedenti si vedono: il feedback delle superfici è differente e dunque correre su asfalto, terriccio, neve produce una grande varietà di sensazioni. Alcuni comportamenti dell'auto sono forse esagerati, vedi le piroette che talvolta si fanno in seguito a una collisione a grande velocità, ma in generale il feeling è molto buono e si guida che è un piacere. A maggior ragione grazie alle quattro visuali disponibili, in particolare a quella da dentro l'abitacolo ravvicinata, in cui si vede soltanto la porzione superiore dello sterzo e sembra dunque di essere davvero seduti in un'auto da rally.Numeri
Il discorso sull'offerta di WRC: FIA World Rally Championship 4 disegna un quadro di grande sostanza, grazie ai tredici differenti scenari presenti per un totale di settantotto eventi, sedici auto, sessantacinque piloti e cinquantacinque team, tutti riprodotti su licenza ufficiale.
Non c'è un altro prodotto del genere dedicato ai rally, e gli appassionati lo sanno bene. Abbiamo peraltro riscontrato con piacere un grosso lavoro di ottimizzazione grafica, che ha eliminato praticamente del tutto gli evidenti cali nel frame rate che affliggevano WRC 3, consegnandoci un'esperienza sostanzialmente più fluida, oltre ad aggiungere tanti elementi di contorno all'interno dei tracciati, che però per alcuni frangenti (vedi il pubblico) soffrono ancora della sindrome da "old gen" e non riescono a fare quel balzo in avanti necessario per competere con le produzioni Codemasters, ormai un punto di riferimento per il genere. I ragazzi di Milestone sanno bene come stanno le cose e anche stavolta hanno cercato di fare il verso ai vari DiRT per quanto concerne l'interfaccia, la cui qualità è però altalenante: vanno benissimo i filmati a corredo dei menu, ma le schermate statiche (come quella dei box) sono decisamente superate. C'è infine il comparto multiplayer, che per il momento non è popolatissimo ma consente di imbastire sfide interessanti, basate chiaramente sui tempi sul giro, sia nell'ottica di rally singolo che di interi tornei.WRC: FIA World Rally Championship 4 è un prodotto solido, corposo, forte di un gameplay non solo piacevole e divertente ma anche scalabile grazie alla presenza di quattro differenti classi di vetture, caratterizzate da comportamenti in strada del tutto peculiari. Milestone ha lavorato sull'attinenza della carriera con la realtà dei campionati WRC, inserito per la prima volta la possibilità di gareggiare all'alba, di giorno o al tramonto, con tutto ciò che ne consegue, e migliorato in modo sostanziale un comparto tecnico che, però, non può ancora porsi in competizione con quanto offerto da titoli come DiRT, che rimangono su di un altro livello anche per la qualità produttiva generale, dall'interfaccia alla struttura.
Tommaso Pugliese @TommasoPugliesePro
- Gameplay solido, bel modello di guida
- Campionati riprodotti in modo accurato
- Grafica decisamente migliorata rispetto a WRC 3...
Contro
- ... ma ancora molto indietro rispetto alle produzioni più blasonate
- Caricamenti lunghi
- Novità apprezzabili, ma bisognava fare di più