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Tutti i doni del buio - Erika Corvo

Creato il 05 luglio 2013 da Andrea Leonelli @AndreaLeonelli
Tutti i doni del buio - Erika Corvo
E’ il secondo racconto della serie Post-atomica che ha avuto inizio con “Blado 457 Oltre la Barriera del Tempo”. Si racconta di un ipotetico futuro, in cui la Terra è stata sconvolta da un conflitto atomico. La razza umana è stata decimata e sono venute a crearsi razze mutanti semiumane, ognuna con caratteristiche differenti. In questo romanzo i protagonisti semiumani sono gli Shakars, i Signori del Buio: spaventose creature carnivore, feroci e crudeli, che si trovano a popolare boschi e foreste, contendendo il territorio agli umani.
Ma siamo sicuri che la razza più feroce non sia ancora quella umana, costantemente avida di profitto ad ogni costo, ipocrita e xenofoba?
Lascio la risposta ai lettori.
Biografia
Tutti i doni del buio - Erika Corvo
Erika corvo è un "Fai da Te" umano. tutto quello che so fare, l'ho imparato da sola. Sono nata a Milano nel 1958. sono così vecchia che quando hanno girato Jurassic Park, Spielberg avrebbe voluto me al posto del T-Rex, poi non mi ha presa perché sono così tonda che avrei occupato tutto lo schermo. Rexy era più snello stazzava solo tre tonnellate. Avevo 17 anni quando ho inciso un LP per la Baby Records, dopo aver vinto un concorso per voci nuove tra più di duemila partecipanti, nella sezione cantautori. Ho iniziato a scrivere per dimenticare i mille problemi del vivere quotidiano e ho creato innumerevoli mondi di fantascienza e fantasy. I miei hobbies? Medicina, psicologia, storia, erboristeria e lingue straniere. Sicuramente sono una donna strana: costruisco mobili, aggiusto elettrodomestici, eseguo piccoli lavori di muratura e idraulica, sbianco casa, lavo a mano la biancheria (non ho la lavatrice), preparo medicinali a base di erbe, e mentre faccio tutto questo, scrivo romanzi. In mezzo secolo di vita ho collezionato una serie di sfighe impressionanti ma non ne ho m ai fatto un dramma. anzi, ho sempre cercato di sdrammatizzare tutto, di riderci sopra, di trovare sempre il modo di tornare in pista, e di rialzarmi da ogni caduta.

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