Tutti i luoghi comuni sull’allattamento al seno

Creato il 17 luglio 2013 da Naturopatiablog @NaturopatiaBlog

Allattamento spesso è sinonimo di ansia e fissazioni inutili: luoghi comuni sostenuti da nonne, suocere, amiche (e a volte pediatri!) che non fanno altro che stressare le mamme. Basta ansie, almeno su aggiuntina, svezzamento precoce e doppia pesata. Vediamo perché….

In un altro post abbiamo già affrontato l’argomento allattamento e sottolineato quanto è importante l’allattamento al seno e perché. Abbiamo già parlato del meccanismo della montata lattea, del perché è improbabile avere poco latte (la produzione del latte è legata alla frequenza con cui viene attaccato il bimbo al seno), dell’importanza di adeguarsi al ritmo del bambino (e non viceversa!) perché ognuno succhia in modo diverso, della normalità del primo mal di pancia da allattamento, Inoltre vi ho dato qualche consiglio per rendere più comodo e meno doloroso l’allattamento dopo un parto cesareo.

Ora vale la pena sfatare quei falsi miti sull’allattamento sostenuti da molti e a volte anche da medici, ma che non sono altro che fonte di stress per le mamme.

L’allattamento deve essere libero: dite no a orari rigidi

Il tempo di latenza tra una poppata e l’altra è assolutamente personale e varia da un bimbo all’altro, quindi non fatevi irretire da tutti quegli “scienziati” (soprattutto pediatri maschi che non hanno mai allattato in vita loro) che vi danno regole e orari rigidi su questo rapporto cosi delicato e basilare che è l’allattamento al seno. L’allattamento deve essere libero, in modo che si crei una sinergia tra madre e figlio, un feeling di amorosi sensi dove la madre riuscirà a “sentire” le esigenze del piccolo e questi si sentirà rassicurato e tranquillizzato.

L’allattamento e lo stress della doppia pesata

Se vi propongono la doppia pesata, quella barbara consuetudine di pesare il bimbo subito prima e subito dopo la poppata per valutarne l’aumento di peso, rifiutatevi di essere pressate e stressate da questa pratica inutile. Ogni poppata è diversa e il bimbo mangia quantità differenti a seconda del momento della giornata, senza contare che è inutile per stabilire la quantità di latte che si tramuterà in peso. Serve solo a stressare la madre!

Allattare per quanto tempo? Quando svezzarlo lo decidete voi.

Oggi i pediatri tendono a consigliare, in alcuni casi a ordinare facendo terrorismo psicologico alle mamme, di cominciare a svezzare il bimbo verso i sei mesi, ma ho visto bimbi già svezzati a tre o quattro mesi. Follia! Lo stomaco del neonato non può sopportare altri cibi in aggiunta al latte materno. I produttori dei famosi “cibi per l’infanzia” sono spesso responsabili delle difficoltà che insorgono durante l’allattamento verso il terzo o quarto mese, quando, a causa di introduzioni di altri tipi di cibo, molte madri scoprono che non riescono a produrre latte come prima. Tenete presente però che quando cominciate a dargli alimenti solidi, il vostro latte comincerà a diminuire. Fino a sei mesi il bimbo ha bisogno solo del latte materno. Se volete allattarlo oltre, e il bimbo cresce bene, nessuno puo’ impedirvi di smettere! Fatevi guidare dal vostro buon senso e dal vostro istinto, allattate sempre in un posto tranquillo, parlate col bimbo mentre lo allattate, accarezzatelo e rassicuratelo, assicurandovi che sia sempre in una posizione corretta. Questo aiuterà i bimbi un po’ nervosi che hanno bisogno di maggior quiete e di essere maggiormente rassicurati.

Allattamento e ”aggiuntina”: il modo migliore per perdere il vostro latte

Spesso le madri si chiedono se il figlio non abbia bisogno di un supplemento, ma più spesso ho constatato, anche per esperienza personale, visto che ho allattato tre figli (con successo e a lungo), che molti medici suggeriscono la famosa “aggiuntina” , che personalmente ritengo un attentato delinquenziale ad un sano e naturale allattamento al seno.

Se per paura di non allattare a sufficienza il bimbo (o se qualcuno vi mette in testa un’idea del genere) cominciate a dargli un biberon di supplemento, la quantità del vostro latte comincerà a diminuire, non solo perché lo attaccherete di meno, ma anche perché il bimbo sarà più sazio e succhierà meno dal seno. Se diminuisce la domanda, diminuisce anche l’offerta, quindi il latte allora davvero comincerà a scarseggiare! Nei primi due mesi, se usate il biberon come supplemento al posto di una poppata, è molto probabile che il piccolo si abitui a quel tipo di tettarella, soprattutto se ha un buco più largo: il latte fluisce più rapidamente e il bimbo, facendo meno fatica, presto preferirà il biberon al seno.

Quindi il consiglio è: se temete di avere poco latte, non demordete e non lasciatevi prendere dallo sconforto. Prima di passare all’”aggiuntina”, attaccate più spesso il bimbo al seno. Se non è aumentato di peso o se ne ha perso (ricordatevi che il calo ponderale dopo pochi giorni è fisiologico, quindi non andate nel panico), allattatelo ogni volta che si agita, durante le 24 ore. Se il bimbo dorme molto, svegliatelo ogni due ore e mezzo, eccetto la notte. Questo procedimento si chiama “Programma massimo di produzione nelle 24 ore”. Nelle prime due settimane dopo la nascita funziona egregiamente, ed è utile fino alla sesta settimana. Ma se tutto procede bene basteranno le solite 6-7 poppate al giorno ad intervalli che variano a seconda della richiesta del bambino da 3 o 4 ore.

In passato hanno fatto degli esperimenti per constatare quanto effettivamente la suzione influisse sulla produzione di latte, e hanno attaccato neonati al seno di donne che non avevano avuto figli di recente. Ebbene, dopo massimo tre giorni di suzioni continue e intervallate nel corso della giornata, queste donne avevano avuto la montata lattea! Del resto pensate alle balie: avevano sempre il latte, praticamente per anni, semplicemente perché allattavano continuamente un bambino, che era sempre diverso e mai il loro: questa è la prova che se una madre non ha latte, il motivo non è certo ormonale. Semplicemente a volte c’è un rifiuto, conscio o inconscio, ad allattare il proprio figlio, o uno stress talmente grande da inibire l’ipofisi e la produzione di ossitocina.

Quindi, non fatevi stressare e godetevi questo momento magico con vostro figlio.


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