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Tutti i numeri della ricchezza e della povertà /Un libro -inchiesta di Nunzia Penelope

Creato il 25 settembre 2013 da Marianna06

 

Ricco-epulone

 

“Le masse di denaro in giro per il mondo sono sufficienti a un colossale shopping di nazioni, i patrimoni dei super ricchi superano quelli di molti stati. La catena dei supermercati Walmart ha un fatturato annuo superiore al Pil di 25 nazioni sommate tra loro. Il fondo d’investimento Blacrock di Wall Streat amministra un patrimonio superiore a qualsiasi banca centrale del mondo.” (pag 250,da Ricchi e Poveri- Ponte alle Grazie, editore)

 

E, adesso, ecco i numeri del “nostro” Paese.

Tutte le famiglie del mondo sommate assieme possiedono una ricchezza che è qualcosa pari a 150 mila miliardi di euro.

Quelle italiane  ne possiedono appena il 5,7% del totale sopra detto anche se ,con l’1% della popolazione, l’Italia, in base alle stime, contribuisce al prodotto interno lordo globale per il 3,4%.

L’ammontare della ricchezza privata in Italia ammonta a 8640 miliardi di euro, di cui 5 mila miliardi è patrimonio immobiliare.

Nunzia Penelope chiarisce, subito, dati alla mano,che metà degli 8640 miliardi appartiene nel nostro Paese al 10% della popolazione e cioè a 6 milioni di italiani, che vivono nell’assoluto benessere contro i restanti 54 milioni ,che stentano a raggiungere la fine del mese con i loro "leggeri” salari, stipendi o pensioni. E sempre che li percepiscano.

E che risultano divisi  in fasce di “non poveri”,”quasi poveri”,”appena poveri”,”assolutamente poveri” , a seconda del reddito.

Ciliegina sul gelato abbiamo in Italia un’evasione fiscale di almeno 120 miliardi di euro (in crescendo), aggiornamento più o aggiornamento meno delle cifre.

E il "crescendo" è dovuto, come prevedibile, al proliferare del lavoro nero.

E, nonostante, l'incessante e minuzioso numero di controlli da parte della Guardia di Finanza.

La giornalista, in chiusura, si domanda (e lo domanda al lettore) se sia possibile, semmai, vista la situazione in cui l’Italia e gli italiani si trovano attualmente (ma il resto d’Europa non ride di certo) un’economia di mercato a carattere sociale ,per ridurre , per gradi, quelle che sono le disuguaglianze esistenti.

L’Italia, l’Europa in buona parte, si trovano oggi , con i dovuti distinguo, a vivere un po’ il dramma  di un tempo di certi Paesi poveri d’Africa, Asia e America latina, dove “chi ha molto perde poco, chi ha poco perde molto”.

E non è terrorismo ma realtà.

La politica poi non è più,  e quasi ovunque, specie per mancanza di credibilità ,una stampella rassicurante e protettiva.

 E 147 multinazionali interconnesse (JP Morgan,Merrill Lynch, Goldman Sachs,UBS ,Credit Suisse) e altre ancora (l’elenco è piuttosto lungo), governano ormai da padrone il pianeta.

 

   a cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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