Anno: 2012
Durata: 102′
Distribuzione: 01 Distribution
Genere: Commedia
Nazionalità: Italia
Regia: Paolo Virzì
E’ una scossa d’emozione il nuovo film di Paolo Virzì: Tutti i Santi Giorni, e non lo è perché parla del tema più scontato che possa esserci: l’amore, o perché come tutti si aspettano, ha messo in scena uno scottante naturalismo senza precedenti.
La vera bellezza è da ricercare in una quintessenza che aleggia sull’intera opera, fatta di piccole situazioni, gesti, dettagli, inquadrature o oggetti posti in un punto preciso e, se sommati assieme, donano allo spettatore una percezione chiara e concreta, non del reale, ma del sentimento più intimo che ognuno porta con sé.
La storia di cui ci parla non è molto diversa concettualmente dalle sue ultime opere e, forse, rispetto alle altre, questa pellicola si caratterizza per l’esasperazione eccessiva, virante sul comico (a volte un po’ forzato) di alcune scene. Una coppia di giovani trentenni, lui, Guido, colto- elegante e umile che vive da precario senza pretese ed ambizioni, lei, Antonia, impulsiva- sicura di sè e sognatrice che lotta con forza ed esuberanza senza limitare il suo ego, si trovano ad affrontare una quotidianità difficile e una relazione che rischia il tracollo.
La dolcezza di Tutti i Santi Giorni risiede nel reiterarsi di un’azione, di tante azioni che, pur mantenendosi identiche simili e vicine nel tempo, non modificano affatto l’intensità emotiva per cui quel preciso gesto viene effettuato. E così, per sei anni, nonostante le seccature i problemi i disagi sociali, la passione tra Guido e Antonia è salda e intatta, le attenzioni che si rivolgono sono sempre ricche di dedizione e sentimento, gli sguardi che si scambiano non sono mai sfuggevoli e casuali. Virzì, con questa nuova opera, vuole dimostrare al pubblico il carattere deciso e determinato di chi agisce con convinzione, e nonostante le prove di orgoglio, di rispetto, di fiducia e di fedeltà a cui sono sottoposti i protagonisti, la loro determinazione andrà ben oltre, anche in chi sembra docile e ossequioso.
L’intero discorso è calato in una cornice il cui realismo è sottile e studiato ad arte, al punto da offrire una descrizione rigorosa dell’italiano medio, dei rapporti famigliari, del sistema economico e della morale di questo secolo. Il tutto in una città: Roma, che amplifica sapientemente qualsiasi sentimento, in bene e in male.
Data di uscita: 8 Ottobre
Caterina Mirijello
Scritto da www.taxidrivers.it il ott 7 2012. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione