Tutti i santi Lunedì e Venerdì: 3 cose belle.

Creato il 16 agosto 2013 da Mrs Garrick

A Bologna, la mia amica Fiore è alle prese con l'Odissea. Dovrei rileggerla anch'io. VORREI rileggerla, che mai un libro mi ha fatto sognare più delle avventure di Ulisse. E così, risvegliata la mia passione per le gesta degli eroi omerici ho pensato di fare una capatina al British Museum per una full-immersion nell'antica Grecia. E come ogni volta, ho finito con il passare ore nella Sala dei marmi di Elgin. Stracolma di turisti più o meno stranieri, di famiglie con bambini più o meno urlanti, di scolaresche in gita scolastica più o meno interessati (soprattutto meno...). Ma tutto ciò non tocca i cavalli divini del fregio del Partenone. Narici che fremono e criniere al vento; muscili tesi e zoccoli scalpitanti. E il rumore di fondo scompare e rimane solo la loro immensa, eterna, luminosa bellezza...

Elgin's marble. British Museum, London 2013©Nebbiadilondra

Parlando di bellezza, basta una parola: Bolshoi. E' una delle compagnie di danza classica più famose del mondo, e sono in questo periodo in tournee a Londra per una manciata di date alla Royal Opera House. Un'occasione unica che io naturalmente non mi sono fatta scappare. E così sempre con la mia quanto mai paziente dolce metà, siamo andati a vedere Jewels, uno dei capolavori di George Balanchine (grazie Wikipedia!). Ma le ballerine russe hanno le braccia più lunghe delle altre? Riescono ad alzare le gambe più delle altre? Tutti i danzatori, uomini e donne, sembravano volare (letteralmente) da una parte all'altra del palco senza fare rumore, neanche fossero fatte di qualche sostanza immateriale invece che di carne e sangue. Sembravano angeli che, avvolti in costumi magnifici, si muovevano sulle note di Pelléas et Mélisande di Faurè come se la loro vita stessa dipendesse da quella musica. Ci sono momenti  in cui la vita ci regala uno squarcio di perfezione assoluta, quando la bellezza con la "B" maiuscola tocca una qualche corda nascosta dell'anima. E allora quando si ha un coure di panna come il mio salgono le lacrime agli occhi per pura gratitudine ...

Olga Smirnova and Semyon Chudin in Diamonds

Altra musica quella che ci ha accompagnato al museo per gli ultimi quattro mesi. Un tipo diverso di bellezza, ma la stessa capacità di emozionare. Ho provato la stessa travolgente sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di molto speciale quando il  video di Rock 'n' Roll Suicide è apparso sul mega-schermo all'interno della mostra. Non avevo mai fatto attemzione alle parole, all'armonia della musica, al potere ipnotico di David Bowie. Ed ora la bowiemania che per quasi quattro mesi ha assalito giovani e gli adolescenti di ieri (come la sottoscritta), è finita e al museo si è ritornato finalmente a respirare. Che 312.000 visitatori sono davvero  una bella cifra e noi gallery assistant addetti all'assistenza del pubblico siamo stati bravi a gestire sia le file apocalittiche che gli isterismi che hanno accompagnato l'entrata alla mostra dedicata ad un mito intramontabile del nostro secolo.


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