Dopo due settimane chiusa in casa per via della varicella, era da dire che dovevo recuperare....
I cosa bella: Sushi
Sono stata al ristorante giapponese con la mia amica e collega Mineyo. Ogni tanto ci andiamo, lei ed io. Mi incanta sentirla ordinare in quella sua lingua così dura ed espressiva, piena di inchini e piccole riverenze. Mi incanta vederla padroneggiare le bacchette come se fossero estensioni delle sue dita - io che non chiedo una forchetta per puro orgoglio anche se ne vorrei tanto una. Come molti, ho sempre avuto seri pregiudizi sul pesce crudo ("Pesce crudo? Siamo matti? Vuoi mettere con un piatto di tortellini??") e ho dovuto attendere i miei primi quarant'anni per poter cambiare idea. Ti senti rigenerato, con ogni boccone ti senti più in salute, con lo Jing e lo Yang riequilibrati. Ti senti quasi più buono...
Ma a parte il sapore, forse quello che mi piace del sushi è la sua bellezza, l'equilibrio di forme e colori, l’eleganza della sua semplicità. Ogni piatto è un piccolo capolavoro di armonia che si deve magiare con la dovuta reverenza. E quando avrò imparato ad usare bene i bastoncini, conto di farlo anch'io...
II cosa bella: Opera.
Thomas Hampson in Simon Boccanegra
La sera dopo sono stata alla Royal Opera House a vedere Simone Boccanegra, un'opera di Verdi ambientata a Genova del XV secolo. E come spesso accade nelle opera del grande di Busseto, la trama è contorta e piena di intrighi, ma alla fine il bene trionfa anche se a caro prezzo. La produzione era sontuosa i cantanti sono stati bravissimi, il direttore e l'orchestra anche. Ma non è però un'opera di cui si possono canticchiare le arie sotto la doccia, e anche se mi è piaciuta non credo che farò i salti mortali per rivederla. Ma vedere uno spettacolo alla Royal Opera House è sempre un regalo, anche se siedo nel loggione.
III cosa bella: Little Venice
Little Venice, London. 2013©Nebbiadilondra
Ieri poi che era il mio giorno libero (ne ho due anch'io, come i comuni mortali che hanno il fine settimana) ho fatto una passeggiata a Little Venice. Nulla a che vedere con Venezia, che (1788-1824) che decise di chiamare questa zona del Nord Ovest di Londra, vicina a Maida Vale, "Piccola Venezia" (altri sotengono invece che fu il poeta Robert Browning, ma a me piace di più Byron...). In mancanza d’altro suppongo ci si debba accontentare. Ma in un giorno di sole come ieri era davvero piacevole passeggiare lungo il canale, con le vecchie barche ristrutturate adibite a case galleggianti, a caffè, a ristoranti - una è stata persino trasformata in un teatrino delle marionette. Da qui un servizio regolare di vaporetto porta da Little Venice a Regent Park, e a Camden Town, fermando allo Zoo di Londra. Ma questa è materia per un’altra mini–avventura...