Tutti in fila per Santa Lucia

A Bergamo il culto di Santa Lucia si perde nella notte dei tempi. santalucia

La leggenda vuole che, nella notte più lunga dell’anno, tra il 12 e il 13 dicembre, la santa scenda con un asinello e distribuisce i doni ai bimbi che si sono comportati bene.

È una delle più belle tradizioni della Bergamasca che il folklore popolare ha colorito di tante usanze, come quella di far trovare della paglia e dell’acqua per nutrire l’asinello e dei biscotti per la santa.

Un’altra consuetudine è di far andare a letto presto i bimbi perché se la santa li trova, ancora svegli gli getta la cenere negli occhi e non lascia nessun regalo.

Vi è pure la tradizione che, durante la settimana che precede il 13 dicembre, i bambini portano le loro letterine nella chiesa dello “Spasimo”, in via XX Settembre a Bergamo.

Tutti in fila i bambini lasciano la loro letterina sulla bara di Santa Lucia che presto si copre dei desideri di tutti anche di quelli dei genitori.

Tanta gente affolla il centro di Bergamo per perdersi tra le bancarelle allestite tra il Sentierone e Piazza Matteotti.

Ma chi era Santa Lucia?

La storia ci dice che Santa Lucia era una giovane siciliana della città di Siracusa e che fu martirizzata, le furono tolti gli occhi, perché confessò di essere cristiana e decise di non abiurare la fede in Cristo.

A Caravaggio è tradizione che la Santa arrivi nella piazza del paese portando i doni ai bambini che ivi si riuniscono. S_lucia carcano 001

Quest’anno il Comune ha programmato la manifestazione per Domenica 8 Dicembre con il lancio dei palloncini, la raccolta delle letterine, tante caldarroste e caramelle per i bambini e chissà quante altre sorprese.

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