Tutti pazzi per Android: le fonti del successo del robottino verde

Di: Jessica Lambiase

Quando è uscito il primo iPhone, erano davvero pochi coloro che avrebbero scommesso su qualche altro grande nome dello stesso settore: eppure, a distanza di tempo, Android ha ribaltato le carte in tavola girando la situazione a suo vantaggio. In appena due anni è riuscita a garantirsi un ruolo di rilievo nel campo delle vendite dei dispositivi di ultima generazione, dimostrando di poter competere – e superare – colossi come la stessa Apple, che rivoluzionò il concept di telefonia mobile introducendo l’iPhone.

La domanda che viene più spontanea di fronte a questo successo è sempre la stessa: chi, o che cosa, ha reso possibile questa  scalata verso la vetta?

Sicuramente in primis il fatto di avere una maggiore capacità di espressione, una vera e propria  ”personalizzazione Android” delle impostazioni, cosa assolutamente non prevista da altri sistemi operativi appartenenti al campo mobile. Android, basandosi sul prolifico ed oltremodo convincente meccanismo Open Source, si distacca dagli sviluppatori standard e dalla loro logica, conferendo più importanza alle preferenze degli utenti, i quali possono avere voce  in capitolo e più possibilità di gestione rispetto ad altre compagnie.

Un fattore non indifferente, se si unisce al grande potenziale in termini di hardware di cui è provvisto qualsiasi dispositivo Android. Ogni modello di gamma top targato Android rassomiglia sempre di più ad un PC, sia per la complessità delle operazioni potenzialmente eseguibili dal sistema operativo – e per gli ottimi risultati riscontrati – sia per l’elevato livello delle prestazioni. Ma tutto ciò ancora non basta.

Di certo non è solamente il nome “Google” a chiarire il mistero di questo straordinario successo, sebbene tale associazione sia diventata ormai una consuetudine, dal momento che la  celebre compagnia  non ha mai mancato un colpo. Quello che davvero fa la differenza, in realtà, sono le applicazioni, ed il fatto che qualsiasi sviluppatore possa scriverne di proprie utilizzando i framework e gli strumenti di testing che Android mette a disposizione.

Sia che si tratti di giochi o di libri, le app gratuite e le app a pagamento Android sono sempre rinnovate con novità interessanti e i contenuti più entusiasmanti. Ecco perché non è una sorpresa vedere come un’applicazione recente, come ad esempio succede spesso in  questo fornitissimo App Center, sia già lì nello Store a disposizione degli utenti. E questa è l’ennesima dimostrazione di come Android sia sempre in costante aggiornamento, anche quando si tratta di aggiornare applicazioni rilasciate da servizi di terze parti (un esempio è Facebook): cosa si potrebbe desiderare di più?

Mescolate tutti questi ingredienti, ed avrete la formula vincente di Android: innovazione, libertà di sviluppo/utilizzo/personalizzazione ed una community di manutentori sempre attiva: vi serve altro?