Dopo la morte del papà, Lake, 18 anni, si trasferisce in Michigan, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita però appare d'improvviso dolce, perché nella casa accanto alla sua abita l'affascinante Will, anche lui costretto dalla vita a crescere in fretta. L'intesa è immediata, ma al primo giorno nella nuova scuola, Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori. Quanto costa amare qualcuno? Per Will troppo: se si scoprisse che frequenta una studentessa, perderebbe l'affidamento del fratellino. Eppure dimenticarsi è difficile, e più stanno lontano, più Lake e Will si innamorano, fino a scambiarsi confessioni dal palco di un locale, nascondendole in poesie tra le cui righe solo loro sanno leggere. Grazie a quei versi capiranno che non bisogna lasciarsi intimidire dal futuro, perché tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto (come dice in modo magistrale Emily Dickinson e tutti noi abbiamo pensato almeno una volta nella vita).
Sono davvero dispiaciuta di dover "stroncare" questo romanzo: quando l'ho iniziato pensavo che mi sarebbe piaciuto parecchio, dato che i presupposti c'erano tutti: un amore impossibile, una famiglia in lutto, la poesia come mezzo di comunicazione, etc. etc.
E invece mi sono ritrovata con una storia esageratamente affrettata che mi ha impedito di provare una qualunque empatia nei confronti dei protagonisti e dei loro drammi.
E che drammi!Potremmo soprannominare la protagonista Lake-mai-'na-gioia, per la mole di disgrazie e per la sua capacità di lagnarsene anche quando c'è qualcuno che sta peggio di lei.
La prima cosa che mi ha interdetto nella lettura è stata il colpo di fulmine tra i due ragazzi in circa mezz'ora di conoscenza! Ok l'attrazione, ci sta che avvenga tanto in fretta, e ci sta pure che quell'alchimia chimica si trasformi in amore, ma non dopo un giorno!!
Non è affatto credibile e la Hoover avrebbe potuto far maturare quell'amore con il vedersi ogni giorno a lezione, sarebbe stato decisamente più credibile!
Un'altra cosa che mi ha delusa è la poesia: dovrebbe avere un ruolo centrale nella storia, ma quelle che ci vengono presentate non possono essere definite poesie: a parte due, le altre sono semplicemente prosa sviluppata andando spesso a capo e con qualche parola scritta in grassetto!! Io non dico che degli adolescenti debbano scrivere poesie rispettando metrica e schema di rime, ma un minimo di ritmo e enfasi ci vuole!!
Insomma, i temi trattati sono molto interessanti e impegnativi, ma trattati con troppa superficialità per risultare coinvolgenti!
I personaggi che più mi sono piaciuti sono quelli secondari: la fantastica Eddie, matura e vitale, e i piccoli Kel e Caulder, i fratelli dei protagonisti, dotati di molto più senso pratico dei primogeniti!!
Non è stata una lettura totalmente negativa, in quanto troviamo parecchi spunti di riflessione sulla vita, la morte e la forza di compiere scelte difficili, ma una volta chiuso il libro, dei protagonisti non ti rimane proprio nulla. Peccato!
★★★ 2,5/5