Salve a tutti,
In attesa di finalizzare il trasferimento nella nuova casa in modo da poter scrivere un articolo finale su come comprare casa qui a Montreal, oggi vi tedio con la tribunetta politica del quattordici luglio.
Ci sono due fatti interessanti che sono avvenuti da poco e che hanno attirato la mia attenzione.
Il primo è un caso di “ve l’avevo detto”. Nonostante i più fieri sostenitori del grillismo, continuo a sostenere che il Movimento 5 Stelle sia un movimento strano e contraddittorio. Beppe Grillo è il capo di questo movimento? Forse si, forse no, fatto sta che di certo ha il potere di scomunica. Non ci troviamo quindi di fronte a un capo di partito quanto piuttosto a un pontefice. E’ notizia di questi giorni infatti l’espulsione di tal Sandra (o Paola, il Corriere usa entrambi i nomi) Poppi dal M5S, a mezzo blog di Beppe Grillo.
Sul frangente specifico personalmente non mi pronuncio, sono sicuro che ci saranno delle ragioni di qualche tipo che sfoceranno senz’altro in recriminazioni bilaterali. La politica è fatta così e non ci vedo nulla di male, è un dibattito. Ciò su cui però ho una opinione è questa panzanza roboante di Grillo secondo la quale lui dà solo la direzione generale, ispira il movimento ma null’altro.
Mi dispiace, ma se censuri la gente e la mandi via, sei il capo del movimento, è un dato di fatto. Poi ovviamente il movimento può non avere la forma giuridica di un partito, ma questo è del tutto irrilevante. Hai la possibilità di allontanare le persone, di decidere chi è dentro e chi è fuori, ne consegue che sei colui che comanda, che ti piaccia o no. E’ sostanzialmente per questo motivo che trovo strana tutta questa effervescenza attorno al M5S: è un banalissimo movimento politico con un segretario assai folkloristico. S.B. non era forse così nel 1994? O se vogliamo parlare di elementi propriamente folkloristici, il caro Umberto?
Dato che ho citato una delle più grandi fonti di disgrazie della Storia d’Italia, mi getto di slancio sul secondo fatterello politico: S.B. ha deciso di ricandidarsi, rimangiandosi ovviamente la parola data. La giustificazione ufficiale è che gli è stato chiesto a più voci, ma considerata la manifesta sorpresa dichiarata da molteplici esponenti del suo partito tra cui Alfano, mi chiedo chi siano queste voci, forse è di nuovo in fase “Unto del Signore” perciò si starà riferendo all’arcangelo Gabriele.
Fatto sta, forse leggermente preoccupato di poter perdere le elezioni a causa della eccezionale esuberanza di Alfano, la rovina d’Italia torna a maledire la scena politica con la sua nefasta, incompetente, criminosa e sopra ogni cosa criminogena presenza. Sta già cominciando a fare le pulizie di primavera in modo da poter far abboccare più gonzi possibile: cura dimagrante del Milan per dimostrare vicinanza ai milioni di italiani vessati dal costo della vita, dimissioni intimate alla Minetti per cercare di alleggerire il proprio debito morale nei confronti del pubblico, profilo bassissimo in modo da non avere alcuna responsabilità eclatante in caso di caduta del governo.
Ci troviamo quindi di fronte alle prove tecniche di marketing che hanno fatto di S.B. un prodotto di successo. In questo caso è necessario ricostruirsi una immagine per liberarsi soprattutto di due fattori di profonda negatività: la disillusione del pubblico e la corruzione morale.
Il primo punto è una grande lotteria influenzata da più fattori. Ci sono molti indecisi, ma avendo impostato tutto sul “O voti per me o sei COMUNISTA” si è creata una polarizzazione secondo la quale c’è una fetta di popolazione che non voterà mai o per la sinistra o per S.B.. Le altre forze politiche sono in una fase di vuoto esattamente come S.B., con la differenza che il nostro egregio statista ha dalla sua uno staff in grado di comunicare correttamente. Alla fine dei conti, quale sarà la proporzione tra quelli che non vorranno più votare S.B. ma non vorranno votare a sinistra, coloro che si faranno convincere di nuovo e coloro che semplicemente si asterranno? Cresceranno gli estremisti?
La corruzione morale è l’altro problema con cui deve avere a che fare il nostro caro ex-premier. Altri politici stanno avendo qualche problema “classico”, i “soliti” finanziamenti illeciti, le “canoniche” appropriazioni, tutte cose a cui (scandalosamente) siamo abituati, vaccinati, assuefatti. “Eeeeh, tanto rubano tutti” è la reazione di Pinco Pallino.
Ma i festini porno, le prostitute, il letto di Putin, le odalische marocchine, le soubrette dell’ultima ora, le statuette di priapo, la pole dance in camera, le escort vestite da Obama, queste sono tutte cose che ti fanno perdere credibilità in un attimo. E’ davvero incredibile: fino al Rubygate tutte le furbate di S.B. erano segno della sua grande intelligenza, del suo acume sopraffino, della sua capacità di cavarsela in ogni situazione. Improvvisamente, spassersela con qualche attricetta (e definiamole così per rispetto, avranno il diritto di campare pure loro) lo trasforma in un vecchio maiale di cui molti si sono disamorati immediatamente.
Che dire, si dice che tiri più un pelo di **** che un carro di buoi, ma in questo caso ci troviamo di fronte a una clamorosa retromarcia. Italia, ti scongiuro, non farti abbindolare da questo nefasto ciarlatano per l’ennesima volta.
Saluti di oggi a Feil che torna in Norvegia e mi abbandona