Magazine Società
Tifo da stadio. Applausi e abbracci da un lato, contestazioni dall’altro. Chi applaude, chi grida “vergogna”. L’immagine della folla fuori dal Tribunale di Perugia che reagisce scomposta alla sentenza d’appello è quella che l’indomani dell’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, entrambi accusati di avere ucciso Meredith Kercher nel 2007, rimane maggiormente impressa nella mente. Molto più della commozione dei familiari degli imputati, delle lacrime della Knox subito immortalate in primo piano. Quattro anni di carcere da “innocenti”, secondo i giudici: ecco cosa invece rimarrà scalfito nella vita dei due giovani un tempo fidanzati. Certo, la sentenza di lunedì ribalta totalmente il primo grado e i dubbi della famiglia Kercher sono comprensibili. Le loro perplessità sono tipiche di chi si è visto scippare in un modo così cruento l’amore e l’affetto di una figlia, di una sorella. Inutile giudicare in questi casi. Ma il primo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale parla chiaro: “Se il fatto non sussiste, se l’imputato non lo ha commesso, se il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato ovvero se il reato è stato commesso da persona non imputabile o non punibile per un’altra ragione, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione indicandone la causa nel dispositivo”. Meno comprensibili, dunque, sono le posizioni nette di quanti avrebbero preferito sapere i due ancora in carcere in nome di una giustizia – a quel punto fin troppo fasulla – che avrebbe portato con sé soltanto rancore e incertezza. Di innocentisti e colpevolisti il mondo è pieno. Gli schieramenti da Curva Sud sono indicatori stabili della estrema spettacolarizzazione dell’orrore, dei plastici, dei pullman in pellegrinaggio verso il luogo del delitto. La morte violenta di Meredith Kercher, in fondo, non resta impunita. Rudy Guede è stato condannato con sentenza passata in giudicato per concorso in omicidio e il concorso, adesso, apre almeno sulla carta altri scenari che confidiamo siano meno estenuanti. Amanda Knox, ritratta come una giovane dannata o come faccia d’angelo alla bisogna. Raffaele Sollecito, considerato colpevole a priori non appena spuntò in Rete una sua foto ambigua che però nulla aveva a che fare con l’omicidio. E mentre sui social network guelfi e ghibellini si dicevano convinti delle proprie ragioni ci si dimenticava troppo in fretta di un’altra sentenza, quella di primo grado ai danni degli agenti che tre anni fa picchiarono Emmanuel Bonsu a Parma. E, ancora, delle cinque vittime sotto le macerie di un palazzo crollato lunedì a Barletta.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Murlo (siena): bluetrusco | i cavalli, il palio di siena e gli etruschi
Nell’ambito della prima edizione dell’unico grande festival dedicato agli Etruschi, in programma dal 3 luglio al 2 agosto a Murlo (Siena), domenica 5 luglio all... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
Province in Umbria: Claudio Ricci, dal Presidente della Regione solo Promesse
Claudio Ricci Il Centro Sinistra al Governo della Provincia di Perugia Non Chiude il Bilancio, Mancano 26.5 Milioni di Euro. Claudio Ricci considera “solo... Leggere il seguito
Da Goodmorningumbria
INFORMAZIONE REGIONALE, SOCIETÀ -
Il referendum non risolve l’insolvenza, il popolo greco deve sapere la verità
Tutta la verità, nient’altro che la verità. Non ci sta ad incassare le accuse del duo Tsipras/Varoufakis e passa al contrattacco Juncker, si rivolge alla... Leggere il seguito
Da Blogaccio
SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Libri; Presentazione di “Perugia in Bianco e Nero” di Claudio Bianconi
lunedì 29 alle 17 e 30 – in Via Roma nella Sala Sant’Anna – Perugia Vedere oltre il visibile. Immaginare oltre l’immaginabile. Scovare il particolare nella... Leggere il seguito
Da Goodmorningumbria
INFORMAZIONE REGIONALE, SOCIETÀ -
“Hic Rhodus, hic salta” – Grecia, Tsipras e la democrazia col culo del popolo
Il titolo dell’Huffington Post del 28/06/2015 “Hic Rhodus, hic salta” [“Qui [è] Rodi, salta qui”. Il senso traslato è “Dimostraci qua e ora le tue affermazioni”. Leggere il seguito
Da Carusopascoski
OPINIONI, SOCIETÀ