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Era da parecchio tempo che non mi divertivo ed entusiasmavo così tanto con una serie comedy. Diciamo dagli esordi di Friends e Scrubs. Non sono un grande fan del genere, ogni tanto guardo qualche sitcom qua e là, ma di solito non mi fanno venire voglia di vedermi tutti gli episodi; l’unica che credo di aver seguito integralmente senza perdere una puntata (o quasi) è stata appunto Friends. Per quanto riguarda le altre serie comedy, un po’ come quelle crime, le snobbo più che altro perché di solito non hanno una trama orizzontale davvero forte; spesso le vicende si risolvono infatti nel corso delle singole puntate e non mi fanno venire voglia di guardarle sempre. Preferisco i telefilm più impegnativi, quelli che se ti perdi anche solo un minuto poi non ci capisci più nulla, come Lost.
Le cose adesso potrebbero cambiare, almeno con questo singolo caso. Essendo appena partito questa settimana negli Usa, non so ancora se riuscirà a reggere l’interesse e il ritmo nei prossimi episodi, però le prime due puntate di questo nuovissimo Happy Endings sono davvero promettenti.Tutto parte da un matrimonio. State già sbadigliando, vero? Un momento, però, perché le cose non vanno come previsto e non c’è l’happy ending. Anzi, non c’è l’happy beginning. Al momento fatidico del sì irrompe infatti un tizio in Chiesa, una sorta di Dustin Hoffman-Laureato però con i rollerblade ai piedi!, e chiede alla sposa di fuggire insieme a lui. Lei, presa dal tipico panico da matrimonio, fa la runaway bride stile Julia Roberts e scappa via, lasciando il tipo all’altare nel più grande sconforto e lasciando anche gli amici. Come in Friends infatti i 6 amichetti sono inseparabili, ma questa rottura sentimentale potrebbe spaccare anche l’intera compagnia…
A contribuire alla riuscita del prodotto ci sono naturalmente gli attori, qui più che altrove fondamentali per far instaurare simpatia ed empatia in personaggi che si muovono comunque all’interno di coordinate già molto risapute sia al cinema che in tv: Zachary Knighton, il tipo abbandonato sull’altare, ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo idolo stile J.D. di Scrubs; Elisha Cuthbert, la stronza che abbandona il fiancé sull’altare, era già la figlia di Jack Bauer in 24 ed è, che ve lo dico a fa'?, sempre una visione celestiale. A fare da contorno ci sono gli altri friends assortiti: c’è la maniaca fissata con il controllo di turno interpretata da Eliza Coupe, vista nella parte finale di Scrubs, c’è la Bridget Jones di turno, c’è il gay di turno leggermente sovrappeso che tutti giù a dirgli che è “paffutello” e quindi per stare politically correct c’è anche il tipo di colore di turno, interpretato da Damon Wayans Jr., figlio del Damon Wayans di Tutto in famiglia di turno.
Se la storia non fa gridare al miracolo per originalità, personaggi e situazioni sono talmente accattivanti e spassosi che, almeno al momento, sale la voglia di continuare a sbranarne nuovi episodi. Quindi, per il momento, Happy Endings si guadagna il titolo di mia comedy preferita dell’anno, sarà però davvero il nuovo Friends? Probabilmente no, ma perlomeno ho trovato una sitcom decente cui appassionarmi.(voto 7+)
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COMMENTI (1)
Inviato il 17 aprile a 15:01
Cosa vuol dire gay e nero "di turno"? Che ci crediate o non negli USA i gay e i neri esistono anche nella vita vera.